Politica, Cosentino (Rifondazione Comunista): una prima valutazione sulle elezioni amministrative siciliane


Pubblicato il 12 Ottobre 2021

“Il risultato della tornata elettorale siciliana del 10 Ottobre, in un quadro segnato comunque dal trasformismo, fa registrare una netta bocciatura delle coalizioni trasversali, soprattutto di quelle costruite sulle alleanze tra il Pd, Forza Italia e UDC. L’elettorato, a partire dal risultato di Caltagirone, esprime in generale una valutazione negativa sull’operato del Presidente Musumeci e della maggioranza di  centrodestra che lo sostiene. La crescita del centrosinistra ha il segno di una risposta democratica alle posizioni razziste, sovraniste e fasciste delle destre eversive. Il quadro che si configura è quello di una rimozione della natura liberista e antimeridionale delle politiche del governo Draghi.
Le coalizioni vincenti nei territori, siano esse di centrodestra o di centrosinistra, non hanno messo e non mettono in discussione questioni centrali per la vita delle persone e di interi territori: dalle privatizzazioni crescenti del sistema scolastico e sanitario e della loro gestione, dai beni comuni, ai bisogni negati, a cominciare dal diritto all’abitare, negati agli esclusi e ai settori più poveri della società. Mentre un sostanziale unanimismo lascia campo libero al rilancio delle trivellazioni e al finanziamento per la progettazione e la realizzazione di grandi opere inutili e nocive, in primis il Ponte sullo stretto.                           
In tale contesto non possiamo non gioire e valorizzare il risultato di Antonio Palumbo, segretario uscente di Rifondazione comunista di Agrigento, che sfiora la vittoria al primo turno a Favara con il 37 per cento dei consensi, con un programma  e una coalizione di sinistra e civica costruiti dal basso alla quale, in zona Cesarini, si è aggregato il Pd.
In prospettiva, sfuggendo alla fuorviante contrapposizione emersa con il green pass, va portata avanti la lotta unitaria sui diritti dei lavoratori, per i quali c’è stata una significativa mobilitazione unitaria promossa dal sindacalismo di base, escludendo qualsiasi accordo pattizio con il padronato e con il governo Draghi.
 

Mimmo Cosentino, segretario regionale Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.”

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