CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Politica regionale: le riflessioni del Circolo “Gabriele Centineo”-Rifondazione Comunista Catania
Pubblicato il 04 Dicembre 2025
L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra.
Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la fiducia confermata dalla maggioranza dell’Ars al Presidente del governo presieduto da Renato Schifani, tenuto assieme da un controllo scientificamente spartitorio e totalizzante delle istituzioni e dei centri di potere amministrativo.
Per quest’ultimo (e per le forze che lo sostengono, compresa Fratelli d’Italia), impelagato in una guerra interna degna delle peggiori stagioni democristiane e nei procedimenti giudiziari che interessano il Presidente dell’Assemblea parlamentare Gaetano Galvagno, vicinissimo al Presidente del Senato La Russa, si potrebbe intonare il de profundis politico.
Non sappiamo se a staccare la spina della sopravvivenza del governo siciliano ci penseranno le inchieste della magistratura; ma è evidente che l’opposizione di centrosinistra presente all’Ars non ha fatto registrare alcuna capacità di interdizione rispetto alle scelte strategiche che hanno caratterizzato la gestione dell’uomo legato a Berlusconi e Dell’Utri.
Sappiamo purtroppo che il contesto sociale della Sicilia è segnato dalla desertificazione delle aree interne, dalla cementificazione selvaggia delle coste, dall’assenza di interventi per bloccare i processi migratori delle nuove generazioni, dalla permanente crisi idrica, dalla privatizzazione tutt’altro che strisciante della Sanità pubblica, dalla crisi dell’occupazione e del lavoro, dalla modificazione genetica dell’economia dell’Isola diventata piattaforma commerciale e turistica a scapito della sua natura agricola e dell’industria manifatturiera; in questo contesto, il governo Schifani ha dato il via libera alla privatizzazione degli aeroporti, all’avvio del percorso di realizzazione degli inceneritori di Palermo e Catania, alla destinazione di oltre un miliardo di euro per il Ponte sullo Stretto sottratti dal bilancio regionale a scapito della mobilità sostenibile, al furto delle risorse finanziarie sottratte al sud per favorire le imprese del nord e la secessione dei ricchi, a una ulteriore militarizzazione del territorio schierando la Sicilia sul fronte avanzato della guerra e dell’economia di guerra.
Tutto ciò mentre le città siciliane, da Catania a Palermo, da Messina a Siracusa, fanno registrare indici negativi e in caduta libera nella qualità della vita, e mentre i tassi di precarietà e povertà crescono senza alcun segnale di controtendenza.
Questa situazione di decomposizione morale e civile, di disgregazione sociale, può e deve essere fermata e capovolta in un percorso che abbia come scelta strategica l’alternativa dei diritti del lavoro, di un Mediterraneo di pace cooperazione e accoglienza, del no alla militarizzazione e alla cementificazione, del contrasto all’esclusione sociale, della tutela della natura. Le mobilitazioni di questi mesi contro la guerra e a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e contro il genocidio, il valore umano universalistico espresso dalla Flotilla vanno rilanciati, nella consapevolezza che la maggioranza del popolo siciliano, nonostante la sfiducia e la separatezza dalle istituzioni, ha bisogno di essere rappresentato e di rappresentarsi.
Circolo “Gabriele Centineo”-Rifondazione comunista- Catania.



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