CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Politica&Cariche2, Mec(Movimento Elettori Consumatori): rivendichiamo il diritto al voto e agli investimenti nelle province
Pubblicato il 08 Giugno 2016
nella foto Claudio Melchiorre, presidente dell’associazione
Da oggi, secondo alcuni, i sindaci delle città di Messina, Catania e Palermo sarebbero presidenti di una città metropolitana a sua volta definita nella sua geografia attraverso adesioni a liberi consorzi. Aldilà della confusione delle norme vigenti, da oggi i cittadini provinciali tornano ad essere ‘cafoni’ o sudditi veri.
La ragione è presto spiegata. Mentre i residenti delle città capoluogo possono votare per il proprio sindaco che diventa anche presidente della città metropolitana, i residenti nei comuni limitrofi non potranno farlo.
Ma anche i fondi che saranno affidati alla città metropolitana non saranno evidentemente utilizzati per la manutenzione delle strade verso i comuni della provincia, per la semplice ragione che l’elezione dell’organismo che dovrebbe provvedere alle opere pubbliche non dipende dagli abitanti di queste aree.
È evidente che la partecipazione obbligatoria ad un ente privato ma investito di pubbliche funzioni, senza il diritto ad influire su tutte le decisioni di questo organismo è una grave violazione tanto dei diritti politici individuali che degli interessi delle comunità dei comuni delle ex province.
Perché i sindaci di questi comuni non si oppongono a questa norma che lede profondamente gli interessi anche economici dei cittadini che dovrebbero rappresentare?
Forse è solo acquiescenza al potere. Forse non hanno ancora capito che il loro ruolo di difensori delle loro comunità è stata una delle grandi conquiste della Costituzione repubblicana. Non a caso, oggi anche quella sta per essere ridotta a brandelli, se non vinceranno i No al prossimo referendum.
Il Mec, Movimento Elettori e Consumatori, sta avviando la costituzione dei comitati contro la presidenza delle città metropolitane ai sindaci capoluogo. Ci auguriamo che ci siano altre associazioni e liberi cittadini che vogliano difendere con forza e un sorriso il loro diritto al voto e al perseguimento dei propri interessi.
Che il tentativo complessivo del legislatore da un po’ di tempo sia quello di spossessare i cittadini di informazioni e di diritti e di partecipazione è evidente. Ma se lo lasciamo fare, presto torneremo ad essere quello che una casta presuntuosa vorrebbe che diventiamo: cafoni e servi. Noi non abbiamo intenzione di permetterlo.



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