Salute negata, protesta a Roma: i fratelli Biviano di nuovo in ospedale. Il “Movimento Vite Sospese”: “denunceremo il governo italiano”


Pubblicato il 30 Luglio 2013

Si fa sempre più drammatica la situazione, come comunicato poche ore fa…

Il “Movimento” informa che…

Dopo sette giorni di proteste davanti al palazzo del Governo, Sandro e Marco Biviano, i due fratelli di Lipari affetti da distrofia muscolare, sono stati colti da malore a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. Soccorsi, sono stati portati in ospedale, dove le loro condizioni appaiono sempre più precarie.Preoccupazione tra i disabili che manifestavano con loro, soprattutto per Marco, le cui condizioni sono più gravi.”Sandro ha perso conoscenza. Era sdraiato a terra e le ambulanze non arrivavano perché in piazza c’era un’altra manifestazione. Per qualche attimo abbiamo temuto che morisse lì, sull’asfalto. Poi, per fortuna, è stato soccorso”, dice Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese, “Anche Marco si è sentito male. Ora siamo con loro al pronto soccorso, li hanno ricoverati. Marco è più grave, siamo molto preoccupati per lui, Sandro invece sta un pochino meglio”.

La brutta notizia arriva contemporaneamente all’informazione che l’Istituto Superiore di Sanità ha detto “no” a tutte le richieste fatte da Stamina e dai malati, in particolare la richiesta che nella commissione che vigilerà sulla sperimentazione sia presente almeno un membro super partes. “Abbiamo saputo che non vogliono nessun dialogo, hanno bocciato tutte le nostre richieste condannando, di fatto, a morte migliaia di persone. Infatti, con queste premesse l’unico dato certo è che la sperimentazione non si farà. Questo Governo si sta rendendo responsabile di un crimine contro l’umanità, dovrà pagare per questo reato”, dice l’avvocato Desirèe Sampognaro.

Che aggiunge: “Denunceremo il Governo italiano al Tribunale dell’Aja per torture. In questi giorni i fratelli Biviano sono stati, infatti, vittime di torture. Gli è stato impedito di ricaricare le loro sedie a rotelle, di fatto gambizzandoli. Gli è stato impedito di ricaricare i cellulari, impedendogli così di comunicare con il telefono. Ma, soprattutto, sono stati privati dei bisogni più elementari: non essendoci bagni chimici – poiché hanno impedito alla Protezione civile di portarli – sono stati costretti a farsi i bisogni addosso. Se questa non è tortura ditemi che cosa è”.L’avvocato Sampognaro ha poi precisato che un’altra denuncia verrà presentata alla Corte di Strasburgo, perché impedendo ai pazienti di curarsi con la Stamina si stanno ledendo i loro diritti umani.

Nel frattempo, gli avvocati Romina Lanza ed Elena Luzzi stanno preparando richiesta di asilo politico alla Russia per i malati gravissimi ai quali in Italia vengono negate le cure compassionevoli con il Metodo Stamina. “Se qui non possono, lo faranno all’estero. Alcuni malati ci hanno dato mandato di preparare una relazione con la richiesta di asilo politico. Tutti gli associati al Movimento Vite Sospese aderiscono a questa iniziativa”, dice Crisafulli.


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