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Sicilia, i deputati non hanno ancora percepito i ventimila euro circa del mese di luglio: ora si’ che e’ crisi per tutti!
Pubblicato il 25 Luglio 2012
di iena politica
Luglio volge al termine e i deputati regionali non hanno ancora percepito la loro indennità parlamentare del mese: appena 20mila euro circa, tra stipendio e indennità varie. Ora sì che soffia vento di crisi alla Regione Siciliana! Lo capite, vero? Ci sono novanta deputati senza stipendio, perbacco ma siamo impazziti? Se un padre di famiglia dopo aver sudato sette camicie, magari per nove ore lavorative giornaliere, a fine mese non porta a casa 1.200,00 euro non ci fa nulla, ma se i deputati non incassano i loro ventimila euro vuol dire che qualcosa non sta girando per il verso giusto. Adesso sì che dobbiamo preoccuparci davvero: non saremo mica sull’orlo del fallimento?
E pensate che il presidente del Parlamento siciliano, Francesco Cascio, sulla questione si è già fatto sentire:”L’assessore Armao -ha detto Cascio rispondendo alle lamentele di alcuni onorevoli senza stipendio- non puo’ trattare l’Assemblea regionale come un fornitore della Regione o una società partecipata”. E certo, se i deputati non prendono i loro ventimila euro mensili l’onorevole Cascio si fa sentire, a prescindere dal fatto che i deputati se lo siano meritati quello stipendio (…a giudicare dall’esiguo numero di leggi che hanno approvato sino ad oggi a noi sembrerebbe di no, ma che volete sempre deputati sono…). Quando a rimanere senza stipendio è un povero padre di famiglia che si è massacrato la vita per un mese, per percepire qualcosa di più di mille euro, Cascio dov’è?
Cascio dovrebbe sapere che se la Regione non paga puntualmente un fornitore o una partecipata, come dice lui, questi ultimi a loro volta ritardano a pagare i propri dipendenti con la conseguenza che famiglie che campano con poco più di mille euro al mese avranno difficoltà a comprarsi i generi di prima necessità. I deputati, invece, con un solo stipendio da ventimila euro potrebbero sopravvivere per un anno intero! Ma che volete, loro sono onorevoli…
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