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Sicilia. La Corte d’Appello da’ ragione a Vitrano che cosi’ resta deputato regionale. E’ accusato di avere intascato una mazzetta
Pubblicato il 21 Ottobre 2012
di iena politica
La Presidenza del Consiglio dei Ministri lo sospende dalla carica, l’Ars prima e i magistrati poi gli restituiscono la poltrona. E’ la storia del deputato regionale Gaspare Vitrano, accusato di avere intascato una tangente da un imprenditore, che così resterà deputato regionale fino alla fine della legislatura.
E’ stata la Sezione civile della Corte d’Appello di Palermo a stabilirlo dopo avere respinto il ricorso di Salvino Pantuso che era subentrato a Vitrano, da maggio ad agosto 2011, nel periodo in cui venne arrestato e poi sottoposto al divieto di soggiorno emesso per il parlamentare, eletto nelle file del Pd e poi passato nel gruppo misto.
Vitrano venne prima sospeso giusto decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri dalla carica, ma poi venne reintegrato all’Assemblea Regionale Siciliana, che così fece decadere Pantuso. Quest’ultimo si rivolse al Tribunale di Palermo, ma i giudici, sia di primo che di secondo grado, hanno dato ragione a Gaspare Vitrano respingendo il ricorso di Pantuso.



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