Torna Ghino di Tacchino. Che spiega come…


Pubblicato il 25 Febbraio 2022

Mio nonno Ghino di Tacco ebbe la decenza di dire qualcosa nell’aula del Regno sulle tangenti in città e non fermarsi alle consuete litanie di complotti orchestrati da Enrico Taccuccia, Carlo Dannetto, Mariotto Segnale. Si sa bene che molti  potenti(ati)agivano sottobanco per aprire la breccia del potere, condiviso placidamente dalla tuttocrazia del primo regno improvvisamente andato a rotoli per via di lascive abitudini.

Oggi dopo tre decenni ancora si suole fare tanto vittimismo per far capire cose capite, ogni volta compaiono dei presuntuosi untuosi che blaterano, traditori da sempre di idee e valori, nessuno più ricorda dei gladiatori amici degli yankee protetti nell’ombra da gente come il  picconatore e il divo. Che volete che siano stati questi anni di inquisizione vera o presunta,stragi degli uomini di “casa nostra”, la res pubblica annichilita dalla vergogna, azioni compiute per la catarsi dei moralisti d’annata ,quando poi il pueblo unito apri le porte al sovrano caimano, alla stagione dell’uomo solo al comando,degno erede del motto”dietro ogni grande ricchezza c’è un grande crimine”. Si forse abbiamo vissuto in una finta libertà, nelle vestigie dei fasti di un falso consumismo che tutto divora e nulla stringe.

Forse è ora di dire:chi ha dato ha dato ,chi ha avuto ha avuto, scordiamuci u passato, perché nella  colonia peninsulare non comandava nessun italiota, soltanto qualche delega di consolato. È però possibile assistere alle recite del teatrino politico dei fronti contrapposti, degli opposti estremismi, e ,poi, alle turpi tragedie che se poi ci scappava qualche bomba o qualche morto si dimenticava tutto in fretta e la solita ragion di stato soccorreva puntualmente a salvare i rei.

Chi è stato furbo ha nascosto un gruzzoletto, altri hanno dissipato la ricchezza, i poveri  illusi,invece, hanno sognato un mondo migliore, e si sono svegliati nello straziante ripetitivo mondo sempre uguale a sé stesso con latrocini e corruzioni.Ora mi direte basta con questo qualunquismo ma ahimè da tempo i seguaci del nichilismo aumentano a dismisura.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

iena senza tonaca. Ma cos’è accaduto l’ 8 dicembre scorso in un luogo sacro della città di Catania. Sono giorni controversi quelli che sta vivendo l’Arcidiocesi catanese: ultima “ciliegina” quella di queste ore, con un servizio giornalistico in cui è emerso che i fedeli di Sant’Agata possono anche vedersi invitare al pagamento di una sorta […]

2 min

Lettera del dott. Franco Vinci. Il quotidiano nazionale nell’edizione del 13 Dicembre affronta il tema della fattibilità del Ponte dello stretto, richiedendo pareri ad autorevolissimi esperti,anche di differente matrice, per fornire al lettore una visione del problema , non offuscata da preconcetti partitici o ideologici, che rappresenti , finalmente, una sintesi affidabile.Una giurista del calibro […]