Tornare alla politica del bene comune: domani la presentazione del documento “Un Cantiere per Catania. Organizzare insieme la speranza”


Pubblicato il 10 Marzo 2023

Rendere i giovani catanesi finalmente protagonisti del loro futuro, anziché assistere passivamente alla loro fuga verso il Nord o verso l’estero. Favorire una piena integrazione e uno sviluppo armonico delle diverse zone della Città, in una logica che superi il dualismo centro-periferia degradata. Puntare su una vera e propria alleanza tra quartieri e generazioni. Questi i punti nodali di “Un Cantiere per Catania”. Organizzare insieme la speranza”, documento stilato da un gruppo di laici cattolici, adulti e giovani, dell’Arcidiocesi di Catania, in collaborazione con l’Ufficio diocesano problemi sociali e lavoro, in vista delle prossime elezioni amministrative. Il testo verrà presentato alla città sabato 11 marzo alle 10:30 presso Salone dei Vescovi, in Arcivescovado (via Vittorio Emanuele 159 – Catania). A presentare il documento saranno Don Piero Sapienza, Direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro; il Dott. Claudio Sammartino, già Prefetto della Repubblica; Mariachiara Papa, Animatrice del progetto Policoro. Ad introdurre i lavori sarà l’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna. Con le votazioni all’orizzonte e dopo anni di gestione precaria, Catania sembra, a tratti, una città rassegnata e disillusa. Eppure, sono molte le associazioni, gli enti di terzo settore, le realtà culturali che la stanno animando proponendo un nuovo paradigma sociale ed economico. Tuttavia, se è vero, come a più riprese ha ricordato Papa Francesco, che la politica è una delle vocazioni più alte dell’essere umano, la rinascita della nostra città non può prescindere dal ritrovare la simbiosi tra chi governa e chi opera fattivamente sul territorio. Per questo, tra le proposte più interessanti del documento, quella dell’amministrazione condivisa appare un primo passo per non appiattirsi sugli errori del passato, ma per guardare al futuro. Nella speranza che i cittadini, tanto disaffezionati alle vicende politiche, – come i recenti dati sull’astensionismo ben raccontano – possano riscoprire il piacere di partecipare attivamente allo sviluppo della propria comunità. Perché, prima ancora dei nomi dei candidati. Catania ha bisogno di un rinnovato impegno verso il bene comune.


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