Turismo, cultura e…assenteismo


Pubblicato il 11 Novembre 2013

di Iena Aretusea

“Ciò che gli operatori turistici italiani e stranieri desideravano da tempo, finalmente si sta realizzando. Questa sinergia fra pubblico e privato, con in evidenza la programmazione, ci consentirà di poter offrire un lavoro ben fatto”.Queste le parole di Mario Bevacqua, presidente emerito Uftaa, alla conferenza stampa di Palazzo Bellomo a Siracusa, durante la presentazione del Festival Euro Mediterraneo, alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali, Maria Rita Sgarlata, del maestro Enrico Castiglione, direttore artistico dell’evento e del vice sindaco Francesco Italia.Peccato che la bella iniziativa di sinergia fra pubblico e privato, sia stata “rovinata” dai lavoratori del Teatro Massimo Bellini di Catania, che aspettando la grande e ovvia assente, l’ass. Michela Stancheris, erano anche loro pronti ad accogliere gli organizzatori all’interno del cortile di Palazzo Bellomo. Erano lì pronti a far sentire la propria voce, ma sono rimasti delusi, e hanno potuto parlare, lamentarsi, spiegarsi e disperarsi solo con l’ass. Sgarlata, che pur comprendendo le loro ragioni, altro non può fare che promettere di essere portavoce delle loro richieste e di comunicarle al Governatore Crocetta e all’assessore Stancheris, che ne segue le competenze.La Sgarlata ha dichiarato di essere “personalmente solidale con i lavoratori del Bellini che condividono con tutti i lavoratori dello spettacolo un momento di disagio. Purtroppo stiamo pagando ora gli sprechi fatti in passato e le iniziative di Michela Stancheris, assessore regionale di riferimento, sono finora andate tutte nella direzione tesa a trovare una soluzione ai problemi. Posso assicurare che tutto il settore dei beni culturali è in difficoltà. Mi farò portavoce delle istanze assolutamente legittime dei lavoratori ma quella che presentiamo stamattina è un’iniziativa mirata ad accrescere l’offerta culturale, non sottraendo nemmeno un centesimo ai lavoratori regionali dello spettacolo. Mi preme inoltre sottolineare – ha proseguito l’assessore – due punti fondamentali: anzitutto che l’iniziativa si pone in perfetta armonia con la politica di spending review perseguita dal presidente Crocetta e dal governo regionale, perché non saranno erogati fondi pubblici; inoltre, gli spettacoli in programma non andranno assolutamente a condizionare o frenare altre iniziative, anzi faranno da apripista.

Abbiamo la possibilità di avere per un mese a disposizione le strutture allestite per gli spettacoli dell’Inda; quindi non c’è cosa migliore che sfruttarle per restituire a Siracusa un alto profilo culturale di cui da tempo sentiamo la mancanza e recuperare la tradizione perduta del Festival del Balletto, che negli anni Ottanta ha portato in città solisti e compagnie di livello eccellente. Siamo aperti anche ad altre proposte di qualità che non comportino oneri economici per la Regione, come in questo caso” ha concluso.Ma la Stancheris e Crocetta cosa fanno? Dove sono?Ci auguriamo di trovarli al Festival Euro Mediterraneo dove si esibirà il New York City Ballet all’interno della prestigiosa sede del Teatro Greco di Siracusa, e dove successivamente sarà rappresentata l’Aida.Non possiamo negarlo: l’iniziativa è bella e non usa fondi pubblici. La PA offre il sito archeologico, dopo opportuna valutazione dell’evento proposto, e il privato gestisce l’organizzazione in autonomia e senza alcuna richiesta di fondi pubblici.Unica fonte di sostentamento, utilizzo delle impalcature delle tragedie greche, che finiranno pochi giorni prima e la vendita dei biglietti fra circa € 20 ad € 80.Certo, è impossibile non pensare alle parole di Mario Bevacqua che ha sottolineato come questo festival porterà visibilità per Siracusa e per l’intera regione e che la Regione Siciliana dovrà fare la propria parte, come, sta forse iniziando a dimostrare con questa iniziative di successo, proposte però da un privato, Enrico Castiglione. Bevacqua ha affermato come in uno slogan, che “quest’Isola ha tutto, e se si desidera girare il mondo, basta venire in Sicilia”. Ci auguriamo che se ne accorga anche l’assessore regionale al turismo.


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