ACQUA E MINCHIATE: “Raffaele”Barbagallo le spara grosse


Pubblicato il 30 Novembre 2023

Commovente presa di posizione di “Raffaele” Barbagallo (vedi comunicato in calce all’articol), pardon Anthony Barbagallo, il disastroso segretario regionale del Pd. Da noi, infatti, ribattezzato “Attila”, uno che dove passa lascia macerie (politiche). Stavolta, i fazzoletti li abbiamo presi a leggere le sue esternazioni con tanto di annuncio sulla gestione dell’acqua in provincia di Catania. Una serie di corbellerie da fare impallidire persino il prof. Salvo Spagano (se lo vedete in giro ditegli che lo cerchiamo da settimane per chiedere lumi sulla “scomparsa” dell’intera segreteria del Pd catanese dall’evento politico del 18 novembre scorso).

Torniamo a “Raffaele” Barbagallo. Allora, prima cosa: le tariffe della provincia di Catania con la Sie (servizi idrici integrati) non c’entrano nulla. Le tariffe sono validate (sue proposta dei gestori) dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Quindi, paventare la richiesta di dimissioni del comitato di sorveglianza è semplicemente ridicolo.

La Sie, lo ricordiamo anche all’avv. Barbagallo, è in maggioranza a capitale pubblico: non a caso, nella compagine societaria sono rappresentati i 58 comuni della provincia. Non solo è gestore unico del servizio idrico integrato, in quanto si è aggiudicato il relativo appalto.

Caso mai, ma quando forse casca l’asino, il Pd dovebbe prendere chiara posizione sugli ostacoli che da tempo Sie incontra per avere quello che gli spetta. L’avv. Barbagallo (il segretario regionale del Pd pure) dovrebbe sapere che due sentenze del Cga (dicembre 2021, dicembre 2022) hanno sancito i diritti di Sie, in particolare per l’aggiornamento della vecchia convenzione con l’allora Ato e quindi procedere con la sottoscrizione e il trasferimento, consegna degli impianti di sollevamento entro il febbraio 2023. Febbraio 2023, scadenza già abbondantemente scaduta! E il Pd che fa? Fa la polemica, una polemica piuttosto presunta, sulle poltrone, come dei tardogrillini qualunque.

Il segretario del Pd siciliano dovrebbe avere chiaro che si stanno perdendo occasioni su occasioni, chance su chance. Pare proprio difficile comprendere che continuando così avrebbe la meglio il commissario straordinario per la depurazione, o meglio, per evitare ipocrisie, Fratelli d’Italia?

Informiamo, inoltre, che tutta questa “strana” vicenda vale 1 miliardo e 400 milioni, insomma bruscolini. Acqua pubblica, bene comune, tutela delle risorse: ecco dopo le solite tirate ideologiche, dal Pd arriva la solita testimonianza di sudditanza politica verso i vecchi “lupi” della politica siciliana. Magari con i baffi?

iena marco benanti.

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Acqua. PD: “Nel Catanese tariffe alle stelle e servizi carenti, chiederemo dimissioni comitato sorveglianza SIE” 

Catania, 30 novembre 2023 – “Mentre il centrodestra pensa soltanto a spartirsi le poltrone il costo dell’acqua continua a salire in una regione come la Sicilia, in cui già si paga la tariffa Tari più alta d’Italia: nel settore idrico il prezzo sta raggiungendo livelli non più sostenibili dalle famiglie siciliane”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, in vista dell’assemblea dei soci di SIE, la società mista pubblico-privata che si occuperà del servizio di erogazione dell’acqua nell’intera provincia etnea.

I sindaci dei comuni catanesi amministrati dal PD condurranno una battaglia per garantire gli enti locali e i cittadini. Troppo spesso in passato, infatti, diversi comuni sono andati in dissesto o hanno subìto gravi crisi finanziarie per le carenze del servizio idrico con la complicità di un governo che continua a strizzare l’occhio ai privati: “Paradossale è, ad esempio, la situazione a Catania dove, nonostante le nostre denunce, continuano ad esercitare 11 gestori privati – aggiunge Barbagallo – senza l’ombra di una gara pubblica, nel più totale silenzio di tutte le istituzioni”.

“Per questa ragione – aggiunge Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo – questo pomeriggio nel corso dell’Assemblea chiederemo le dimissioni del comitato di sorveglianza per aprire una nuova stagione di controllo del pubblico sul privato”.


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