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Antimafia dei parrucchini: la cornice del premio di Labisi lascia l’alone, inutile toglierlo dalle pareti
Pubblicato il 03 Settembre 2018
A quelli che… si sono affrettati a togliere dalle pareti il “Premio Internazionale Livatino Saetta Costa”, premio fondato da Corrado Labisi, va detto: è inutile, la cornice lascia l’alone.
Da Gran Maestro della massoneria a “parrucchino” dell’antimafia; in fondo, come “parrucchino” Labisi era noto: arrestato per associazione a delinquere finalizzata all’appropiazione indebita, di 10 milionazzi di euro sottratti al centro medico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati è l’accusa. Paese che vai, antimafia che trovi. Di che stupirsi? Catania è un puttuso: “che fa non si sapeva che Labisi era…?”, ora si mormora. Qui sta il punto: in più di vent’anni solo uno, pardon una, ha rifiutato il premio del patron Labisi: fu l’allora prefetto Maria Guia Federico, correva l’anno 2013; proprio lei, sua Eccellenza Maria Guia Federico. E se lo fece Maria Guia Federico… abbiamo detto tutto. D’accordo, tolgano pure il premio dalle pareti e si sbattano la testa nel muro.



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