CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Assostampa Catania. Daniele Lo Porto:”Basta all’informazione istituzionale fai-da-te di alcuni sindaci ‘rivoluzionari’ “
Pubblicato il 01 Settembre 2013
di iena giornalisticaLa segreteria provinciale dell’Assostampa catanese, per bocca del suo presidente Daniele Lo Porto, ribadisce il suo no all’informazione fai-da-te portata avanti da alcuni sindaci neo eletti senza avvalersi di professionisti iscritti all’albo.”Dispiace -riporta la nota diffusa dall’Assostampa a firma del presidente Daniele Lo Porto- dover verificare come gran pare dei sindaci eletti nella recente tornata, dopo aver dedicato risorse economiche ed energie alla propaganda elettorale, non siano minimamente interessati a garantire la corretta informazione istituzionale ai cittadini, rispettando il dovere di informare e il diritto di essere informati.Il crocettismo dell’informazione istituzionale sembra essersi propagato velocemente anche alle falde dell’Etna, in modo trasversale, con l’abusata scusa di difficoltà economiche degli enti locali per giustificare la mancata istituzione dell’ufficio stampa o di un addetto stampa che possa garantire, con professionalità ed equilibrio, il rispetto della Legge 150/2000.Tra i sindaci distratti, o troppo impegnati nell’attività di comunicazione “fai da te” (utilizzando il proprio profilo face book o improvvisate testate locali espressione del gruppo politico di riferimento), che si distinguono per indisponibilità nei confronti dei giornalisti “terzi”, c’è certamente il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, un “rivoluzionario” anche lui, evidentemente.Non sono bastate due email, un fax e 40 giorni di attesa a spingerlo a dare un riscontro (che sarebbe elementare prova di buona educazione personale, prima che istituzionale) alla richiesta di incontrarlo da parte dell’Assostampa di Catania. Richiesta che, questa volta, ribadiamo pubblicamente”.



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