CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Catania, caso Stancanelli. Da Roma sollecitazioni, ma Nino Strano dice: “sono e resto con Fli”. Allontanate le “sirene” berlusconiane
Pubblicato il 28 Ottobre 2011
L’atmosfera è “amletica”: quale poltrona? Senato o Comune di Catania? Da giorni si susseguono voci, illazioni, ipotesi, scenari, retroscena possibili: ma di certo occorrerà attendere, stasera, alle 20,30, con le parole, in consiglio comunale, del sindaco Raffaele Stancanelli. Stamane, il sindaco era in comune: volto piuttosto scuro, poche parole, ai cronisti che gli chiedevano “lumi” ha detto che stasera renderà noto la sua decisione. Già, ma se dovesse lasciare la poltrona in Senato, subentrerebbe a lui Nino Strano. Che è di Fli. Sta con l’ “odiato” -dai berlusconiani e non solo da loro- Gianfranco Fini.Sembra proprio che dal Pdl (da Gasparri?) siano arrivate “sollecitazioni” a Strano per un possibile “traghettamento” sotto le “bandiere” del Cavaliere. E lui? “Io sono e resto con Fli”. Poche parole ma senza esitazioni. Nino Strano parla chiaro. Ricorda male il nome del sindaco di Catania (“Ma chi è? Tomaselli?”) e dice di essere in partenza. Cosa accadrà stasera? “Non me frega niente”. Una dichiarazione vecchio stampo: alla faccia di chi vede in Fli “cedimenti” alla tradizione della destra italiana.Concludiamo con una famosa foto che pubblichiamo: cade il governo Prodi e Strano festeggia in Senato con mortadella e spumante. La domanda sorge spontanea: ora in caso di caduta del governo Berlusconi (o di Tomaselli, pardon Stancanelli) con cosa festeggerebbe?iena sfacciata



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