Catania, l’avvocatessa Francesca Ganci, segretario generale della Provincia, replica all’inchiesta a firma del nostro Mirko Tomasino


Pubblicato il 27 Giugno 2012

di Fabio Cantarella

Tra i numerosi commenti ne abbiamo ricevuto uno da parte dell’avvocato Francesca Ganci, segretario generale della Provincia regionale di Catania, presieduta da Giuseppe Castiglione (nella foto il presidente della Provincia Castiglione e il segretario generale dell’Ente avvocato Ganci). L’avvocato Ganci, in modo più che costruttivo, ha ritenuto di dover prendere posizione in merito all’inchiesta pubblicata dalla nostra testata, a firma di Mirko Tomasino, dal titolo: “La Provincia di Catania e quelle poltrone che pare non conoscano la crisi” (clicca qui per leggere l’articolo di Mirko Tomasino).

Ringraziamo l’avvocato Ganci per averci scritto e vi proponiamo qui di seguito la sua replica che ci sembrava doveroso godesse dello stesso risalto concesso all’articolo che la chiamava in causa.

“Apprezzo molto l’informazione data ai cittadini ma ritengo doveroso precisare che la stessa deve essere corretta e non improvvisata sull’onda del populismo a tutti i costi e “costi quel che costi”.

Non entro nel merito del perchè con cadenza annuale venga attenzionato lo stipendio della sottoscritta ma per una questione di trasparenza e veridicità mi vedo costretta a fare delle precisazioni: – Lo stipendio del Segretario Generale non è frutto di libera determinazione bensì calcolato in base a precise norme contrattuali; – Il Segretario Generale non è un dipendente dell’ Ente ma un Dirigente dello Stato con un rigido percorso di carriera ed il cui trattamento economico è commisurato alle competenze e responsabilità;

Fornisco infine la chiave di lettura delle retribuzioni pubblicate sul sito: Anno 2009 – Il compenso si riferisce a mesi 9 di servizio e ricomprende alla voce “altro” il compenso per l’esercizio delle funzioni aggiuntive, esercitate al di fuori dell’orario di lavoro, di componente del Nucleo di Valutazione; Anno 2010 – Il compenso si riferisce a mesi 12 di attività lavorativa ed è quindi necessariamente più elevato; tra l’altro, rispetto all’anno precedente risulta la voce “indennità di risultato”, altra voce stabilita dal contratto di lavoro e calcolata su mesi nove di prestazione lavorativa anno 2009; ancora nello stesso anno sono stati liquidati parte dei diritti di segreteria, spettanti per legge, relativi all’anno 2009; tutto ciò concorre a rendere la retribuzione apparentemente più elevata. Anno 2011 – Il compenso si riferisce a mesi 12 di prestazione lavorativa e ricomprende, sempre ai sensi del contratto di lavoro, gli arretrati liquidati per il periodo 2008/2009, voce che concorre a falsare l’apparenza dello stipendio in godimento. Vi ringrazio per l’attenzione. Francesca Ganci”


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