Catania, per le emergenze vere c’è sempre tempo: scuola a rischio…crollo ciminiera alta trenta metri. Soluzione? Che il cavaliere faccia il cavaliere?


Pubblicato il 18 Settembre 2013

Vicenda emblematica di come vengono trattati sotto il vulcano i problemi veri. Quelli che “bruciano” sulla pelle delle persone e che non “ballano” sui comunicati della propaganda…

di iena di strada marco benantiLa ciminiera è alta trenta metri e pende davanti ad una scuola comunale frequentata da 900 alunni. E’ pericolante, la ciminiera. Presenta fenditure. E non poche.

L’amministrazione Stancanelli ha fatto le ordinanze al riguardo, ha diffidato il proprietario della ciminiera a provvedere a metterla in sicurezza. Ma non è accaduto nulla.

E’ accaduto, invece, che il dirigente scolastico Maria Concetta Lazzara della scuola, la “Sante Giuffrida”, per evidenti motivi di sicurezza, ha proibito l’uso del campetto sportivo (foto in alto) realizzato dentro l’istituto: successivamente, hanno transennato anche una delle strada, via Raffineria, che costeggia l’alta torre. Il dirigente scolastico della scuola ha scritto, ad agosto, al sindaco Bianco, ripercorrendo tutta la storia.

Di fatto, la torre resta pericolante. Ma non si provvede, insomma non si investono i soldi necessari per questo ordinario intervento manutentivo. Non lo fa la ditta, la “Vir immobiliare” di Giuseppe Virlinzi, non lo fa il comune, che, per legge, si deve sostituire al proprietario inadempiente. Non ci sono soldi.

Per questa emergenza, vera, autentica, certificata dai vigili del fuoco. Per altre “emergenze” a Catania, invece, i soldi ci sono. E si fa in fretta, “a velocità supersonica”, come nel caso del Tondo Gioeni. Questioni di priorità, di scelte politiche. Che hanno effetti sulla vita delle persone. Poi, certo ci sono le “emergenze”, quelle vere e quelle del Palazzo.

 

Stamane, in via Raffineria, è arrivata l’amministrazione comunale, con in testa l’assessore Rosario D’Agata, i consiglieri Carmelo Sofia, Lanfranco Zappalà, Giuseppe Castiglione, Carmelo Sgroi, Giuseppe Catalano, altri esponenti dalle municipalità e tecnici comunali. Attorno a loro, molti commercianti irati per quanto sta accadendo: su questa strada lavorano una ventina di imprenditori, che vivono i disagi e le conseguenze economiche di una via transennata. Dai rappresentanti del comune ci si attiverà per trovare soluzioni.

  

Intanto, le preoccupazioni arrivano anche e soprattutto dai genitori dei bambini della “Sante Giuffrida”. Francesco Carpinato, giovane avvocato, membro del consiglio d’istituto ha sottolineato alcuni aspetti: “da due anni il campo sportivo è chiuso. La ciminiera è pericolante, danneggiata. Eppure, malgrado tante sollecitazioni ufficiali, il proprietario non ha adempiuto alla messa in sicurezza. C’è un obbligo di legge non rispettato e i termini al riguardo sono abbondantemente scaduti: adesso il comune dovrebbe agire per superare questa inadempienza, provvedendo lui alla messa in sicurezza. Siamo fiduciosi che l’amministrazione comunale saprà affrontare la situazione”.

Se il comune non troverà i fondi per intervenire, ci si dovrà rimettere per caso al buon cuore della famiglia Virlinzi? Magari il cavaliere farà …il cavaliere? In attesa di una soluzione, il pericolo è incombente, sopra la testa di 900 bambini e dei lavoratori della scuola e di chi opera nella zona di quel tratto di viale Africa. Di pomeriggio qualche bambino si introduce lo stesso nel campetto, suscitando ulteriori preoccupazioni.

Ma non c’è fretta, mica siamo al Tondo Gioeni. 


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