Catania, 4 novembre 2024 – La recente circolare del Sindaco e della Città Metropolitana di Catania, in vigore dal 1° novembre, ha introdotto un taglio del 15% nelle ore settimanali di assistenza agli studenti con disabilità, con esclusione solo per gli alunni con disabilità sensoriale fino al 31 dicembre. Questo provvedimento sta creando gravi disagi […]
Cgil e Flc intervengono sull’aumento delle tariffe del servizio di mensa scolastica comunale: “Le madri che lavorano ci hanno manifestato il loro dissenso. Si riconsideri la delibera 216”
Pubblicato il 26 Ottobre 2024
“In queste ore molte donne catanesi che lavorano e che da anni sperano inutilmente in un migliore servizio scolastico pubblico con una mensa dal costo sostenibile e con orari su misura per i tempi lavoro-scuola-famiglia, ci hanno manifestato il loro dissenso e la loro preoccupazione. Se l’amministrazione comunale non riconsidererà la delibera 216 che segna l’aumento delle tariffe del servizio di mensa, lo scontro sarà inevitabile.
La Cgil e la Flc Cgil (già Cgil scuola) giudicano inopportuna e irrispettosa delle famiglie catanesi la decisione del sindaco Trantino e della sua giunta. Apprendiamo che la gara è stata aggiudicata ad agosto con cifre poco sostenibili dai cittadini; gli stessi che operano e risiedono in una delle città più povere d’Italia, dove persino l’Istat ha più volte certificato l’allarme economico e sociale in termini di povertà assoluta e relativa. I bisogni di una città devono essere compresi profondamente e per fare questo un’amministrazione comunale non può prendere decisioni importanti, senza almeno consultarsi con le forze sociali. È invece quello che è accaduto a proposito del servizio mense scolastiche; servizio che è pure arrivato in ritardo.Le famiglie catanesi che hanno un Isee tra i 3000 e i 6000 euro pagheranno ben 400 euro all’anno contro i 180 dell’anno precedente. È una decisione che va contro ogni logica, anche nell’ottica di una lotta alla dispersione scolastica. Pensiamo infine che nel bilancio costi benefici sia davvero basso il numero di famiglie, sessanta, che potrà contare sul servizio gratuito”.
Cgil e FLC Cgil di Catania.
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