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Crac Comune: la lungimiranza non è acqua… è Spadaro
Pubblicato il 30 Agosto 2018
L’assenza più grande: la POLITICA!!!
“Ieri la Corte dei Conti di Palermo, con un’argomentata relazione di 70 pagine, ha ritenuto opportuno e inevitabile dichiarare il dissesto economico-finanziario del Comune di Catania. Emerge finalmente la situazione economica del Comune, situazione nascosta da anni, con la quantificazione del debito che ammonta a un miliardo e 580milioni di euro (1.580.000.000!).
Il dissesto economico-finanziario equivale a un terremoto per la nostra città che ha un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Italia e che è scivolata, ormai da anni, in una crisi economica e lavorativa senza precedenti, crisi soprattutto sociale. Le fasce più deboli della nostra città e tutti quelli che hanno bisogno di servizi sociali gratuiti erogati dal nostro comune pagheranno il prezzo più alto che questo dissesto finanziario produrrà.
Ora è tempo di capire come e perché siamo giunti a questo momento, per progettare e proporre soluzioni reali e possibili, con processi politici e partecipativi da costruire insieme, aprendo una grande riflessione politica, aprendo una grande riflessione pubblica. Vanno ricostruite le responsabilità politiche e amministrative, soprattutto degli ultimi 10 anni e non solo, individuando chi ha causato il dissesto.
Catania è la nona città di Italia e i catanesi hanno il diritto di sapere come e perché si è giunti a questo punto di non ritorno.
L’assenza più grande in questa vicenda, anche perché artefice di questo disastro, è la voce delle forze politiche, dei partiti, dei suoi eletti nelle istituzioni. Qualcuno pensa di poter fare finta di nulla ma oggi non si può restare in silenzio.
Se sarà dichiarato il dissesto, inizierà un periodo molto difficile, buio, drammatico, forse anche più lungo di quello che si possa immaginare.
Per questo bisogna chiamare tutta la cittadinanza, tutte le forze migliori della città, tutte le forze sociali e associative, al fine di lavorare e cooperare insieme, senza preconcetti né pregiudizi, per la nostra Catania.”
(Dal profilo facebook, quello sinistro, di Pierangelo Spadaro)



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