Crisi Ciancio: i sindacati chiedono sostegno alle Istituzioni


Pubblicato il 08 Ottobre 2012

Richiesto oggi alla Prefettura in occasione dello sciopero dei dipendenti. Il sindacato: «il rappresentante dello Stato e l’ufficio provinciale del lavoro sostengano con decisione le posizioni dei lavoratori per tutelare redditi e professionalità, prima del prossimo incontro del 17 ottobre”.Domani, alle 15, assemblee dei lavoratori nelle sedi delle emittenti.

I lavoratori delle emittenti televisive Antenna Sicilia e Telecolor chiedono il sostegno delle istituzioni, Prefettura e Ufficio provinciale del lavoro, nella vertenza in corso con le due aziende del gruppo Ciancio. La richiesta è stata ribadita oggi al vice prefetto Massimo Signorelli, in occasione del sit in di protesta tenuto davanti agli uffici della Prefettura Catania in concomitanza con lo sciopero dei lavoratori delle due emittenti.Alla manifestazione erano presenti Giovanni Pistorio, segretario territoriale Cgil, e Davide Foti, segretario generale Slc Cgil Catania; Giuseppe Foresta, segretario territoriale Cisl Catania e Antonio D’Amico, segretario generale Fistel Cisl etnea.«Abbiamo chiesto alla Prefettura assieme all’ufficio provinciale del lavoro, vista la gravità e i tempi ristretti in cui si muove la vertenza – dicono i rappresentanti dei lavoratori – di sostenere con decisione, assieme all’ufficio provinciale del lavoro, le legittime posizioni del sindacato che per l’ennesima volta chiede che si arrivi a una soluzione che permetta ai lavoratori un sostegno adeguato e non penalizzante per le proprie famiglie e che vengano tutelate le professionalità presenti all’interno delle due emittenti che sono tra le più valide anche a livello nazionale».Cgil, Cisl, Slc Cgil e Fistel Cisl contestano alle aziende la mancanza di un piano industriale che tenendo conto delle difficoltà economiche che dicono di attraversare si ponga degli obiettivi validi per il mantenimento e l’eventuale rilancio delle attività, mentre alle condizioni date l’impressione concreta pare quella di dover assistere ad un repentino e progressivo smantellamento delle attività«Chiederemo al ministero delle Attività produttive, all’Agcom e al Corecom Sicilia – annunciano i sindacati dei lavoratori – di intervenire per le opportune verifiche e interventi di competenza sull’assegnazione delle frequenze e l’erogazione dei contributi perché ciò e disposto su parametri anche, e soprattutto, occupazionali. È grave quindi che sia stata aperta un procedura penalizzante dei livelli occupazionali proprio all’indomani dell’assegnazione delle frequenze. Abbiamo chiesto che anche la Prefettura faccia le opportune verifiche attraverso i canali di competenza. È fondamentale tenere conto di ciò anche perché le aziende operano su concessioni governative».

«Sarà chiesto inoltre alle istituzioni competenti – aggiungono i sindacalisti – una verifica su tutte le attività collegate, direttamente e indirettamente, alle due aziende in crisi o comunque riconducibili al gruppo Ciancio; verificando la piena applicazione dei contratti di lavoro e il rispetto della regolarità contributiva e previdenziale».«Nel prossimo tavolo di trattativa di mercoledì 17 ottobre, all’ufficio provinciale del lavoro – concludono Pistorio, Foti, Foresta e D’Amico – auspichiamo di trovarci davanti a posizioni aziendali più aperte per trovare soluzioni condivise».Domani, martedì 9 ottobre, alle 15, si svolgeranno le assemblee dei lavoratori di Antenna Sicilia e Telecolor nelle rispettive sedi aziendali.


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