Cronache del Regime Democratico: sotto l’Etna arriva S.E. il Ministro della “giustizia” Andrea Orlando. Attenti alle parole! E guardate che stile…


Pubblicato il 10 Aprile 2017

di iena al Servizio della Destra Reazionaria Marco Benanti

Fondamentale momento per la crescita di Catania e dell’intera Sicilia domani: torna nella Trinacria il Ministro della “giustizia” Andrea Orlando. Con accanto Zio Pippo Berretta, uno dei “giovani” della politica catanese, di recente allo stesso tavolo con Angelo Villari (cioè colui che, insiem al partito “Cgil-Pd” lo buttò fuori dalla segreteria democratica nel 2013, con la “scelta di campo” per Enzo Bianco).

Ecco l’annuncio dell’arrivo di S.E.:

“PD. DOMANI (MARTEDI’ 11) IL MINISTRO ANDREA ORLANDO A CATANIA.

Domani, martedì 11 aprile, il ministro della Giustizia Andrea Orlando sarà a Catania, per un incontro su legalità e giustizia con gli alunni delle scuole di Librino. L’incontro con Orlando si terrà alle 9.30 nell’auditorium del plesso di viale Nitta 11 dell’Istituto omnicomprensivo “Pestalozzi”, alla presenza degli alunni delle Terze medie e del biennio dell’Alberghiero. Saranno presenti tra gli altri il dirigente scolastico, Emanuele Rapisarda, il Sindaco di Catania Enzo Bianco e i deputati nazionali del PD, Giuseppe Berretta e Luisa Albanella.

Catania, 10 aprile 2017.”

Noi ricordiamo lo stile britannico di S.E. il Ministro della “giustizia”: ecco quanto riportiamo dalla memoria della nostra testata. E’ accaduto meno di un anno fa:

 http://ienesiciliane.it/articolo.php?aid=7215

Ma c’è di più. Di seguito quanto successo qualche settimana fa…

Ecco quanto è stato scritto il 20 marzo scorso dall’avv. Luigi Campagna:

“Ho appreso questa mattina, di essere formalmente indagato per il dissenso manifestato, a mezzo del mio profilo fb, a quanto postato dall’onorevole, nonchè candidato alla presidenza del PD, ma, sopratutto, attuale ministro della Giustizia, rag. Andrea Orlando, sul suo profilo FB. La condotta che mi viene contestata, a seguito della denuncia da parte del solerte ufficio legale che lo assiste, è quella di avere dato del “cazzaro” al signor Ministro un attimo dopo aver letto, basito, l’autobeatificazione per le mirabolanti opere nel settore della giustizia Civile, illustrate nel corso del Forum Ambrosetti di Cernobbio, sino al punto da annunciare trionfalmente, urbi et orbi, che “la giustizia non é più un punto di debolezza” (analogamente alla Sanità, alla Pubblica Amministrazione, al Sistema Previdenziale, come pure a quello tributario, per non dire della Scuola, immagino… )
Constato con altrettanto sgomento come colui che si propone alla guida di un partito che delle libertà, in generale, e di quella di manifestazione del proprio pensiero, in particolare, ha fatto ragione di esistenza e motivo di tante, anche aspre, battaglie, oggi persegua una libera manifestazione del pensiero, perchè caro signor Ministro, al netto dell epiteto, che oggi non solleticherebbe l’onore di alcuno, di quello si tratta, ovvero del tentativo di perseguire in qualche maniera l’opinione di chi non condivide i suoi dati e le sue certezze in punto di stato (comatoso) della Giustizia. 
Non so se fregiarmi di cotanto onore ed importanza conferita al sottoscritto, di certo, le mie opinioni, più o meno colorite, non verranno messe a tacere da nessuno, tantomeno da lei e dalla sua iniziativa giudiziaria. Non penso nemmeno di mettermi a paragone con i colleghi turchi, o di altri Paesi, che combattono battaglie di libertà e civiltà ben più serie della mia, farei loro torto, ma mi sento di affermare come identica sia la posta in gioco, non volendo che la deriva in atto, verso forme di più o meno velata di censura al dissenso, preludesse a ben altro. .
Da ultimo, le rivolgo un augurio ed un invito a incontrarla in Tribunale, dinanzi al mio giudice naturale (dovendo io verosimilmente venire a Roma, sede della sua carica), ed in quella occasione a rendermi edotto, lì, sul campo, magari facendo un giro a braccetto l’uno con l’altro, lungo i corridoi, le aule e le cancellerie di quegli Uffici Giudiziari, dei meravigliosi risultati raggiunti nel comparto della giustizia Civile, e dove io potrò riferirle, per averlo appreso dai colleghi di studio, di cause rinviate al 2019, o di contributi unificati alle stelle, di mille paletti frapposti all’accesso ad un servizio, e, dunque, della sostanziale, denegata giustizia nei confronti di tanti utenti della funzione che lei presiede; ma non disdegnerò di ascoltare, se Ella vorrà, gli straordinari risultati conseguiti in quella Penale, a colpi di depenalizzazioni e di allungamento dei termini di prescrizione: dove, non so se ne è al corrente, le Camere Penali proclamano l astensione per ben due volte nell’arco di 15 giorni, i VPO e i GOT fanno altrettanto oramai da molto tempo, idem i giudici di pace; per non dire degli strutturali deficit negli organici dei magistrati e delle carenze materiali e di personale delle cancellerie. Tutti matti, o quantomeno, ingrati e incapaci di cogliere gli straordinari risultati di questo triennio..! 
Ma, caro sig. Ministro, noi non apparteniamo all’élite degli industriali, banchieri, etc. partecipanti al Forum Ambrosetti di Cernobbio (non io, almeno, nè gran parte dell’Avvocatura che oggi fa i conti con le sue mirabolanti riforme..), ma viviamo da umilissimi operatori, quotidianamente, sulla pelle nostra, e dei nostri assistiti, lo sfacelo di un comparto….impotenti, ma pure avviliti dal leggere notizie come quella da lei postata. 
Con osservanza, Avvocato Luigi Campagna, foro di Catania.”

campagna

Insomma, occhio alle parole! E rendiamo omaggio allo Stile…


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