Cronache tragiche della “città cambiata”, la denuncia della Cisl: “Catania in ginocchio: con 7 anni di crisi 29 mila disoccupati in più, 15mila inattivi in più, due punti in meno di tasso di occupazione”


Pubblicato il 29 Aprile 2015

La  segretaria Rosaria Rotolo: “Le opportunità di sviluppo ci sono ma occorrono azioni concrete su eccellenze, area vasta, sblocco di risorse” . 

Ecco quanto denuncia il sindacato:

Sette anni di crisi hanno messo a terra l’economia di Catania: 29mila disoccupati in più, 15mila inattivi in più, due punti in meno di tasso di occupazione. È il quadro di emergenze descritto oggi, a due giorni dalla Festa del Primo Maggio, nel corso del consiglio generale della Cisl etnea ospitato dal Rettorato dell’Università di Catania.

A discuterne con Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese, Mimmo Milazzo segretario generale della Cisl siciliana e il segretario confederale Maurizio Bernava, la platea di delegati, componenti di Rsu, Rsa e Sas della Cisl.

Nella relazione di Rosaria Rotolo, i dati citati non lasciano spazio a dubbi. «Celebreremo la Festa del Lavoro che non c’è – ammette – in tutti i settori, commercio, edilizia, agricoltura, servizi, formazione professionale, precari, teatri, call center. Ma dal privato al pubblico, l’emergenza non cambia. Gli enti locali sono bloccati dai tagli alla spesa e non sanno riorganizzare le risorse per garantire i servizi. Sono cinque i Comuni catanesi in dissesto e sette obbligati ai piani di rientro, tra cui Catania; l’80% dei 28 Ipab etnei, gli istituti pubblici di assistenza, è commissariato, e i 2100 lavoratori lamentano mancate retribuzioni da 5 mesi a 5 anni.

 Quest’anno a Pozzallo, il Primo Maggio sarà anche l’occasione per sollecitare solidarietà e accoglienza ai migranti. «Perché l’integrazione può voler dire sviluppo e lavoro, perché i diritti vanno rispettati. Ma la Festa del Lavoro assume un significato particolare in una Sicilia i cui territori sono penalizzati da una classe politica e amministrativa priva di una visione strategia adeguata. E ne sono prova i ritardi nella programmazione della spesa dei fondi europei ».

«Il fallimento della rivoluzione crocettiana delle Province – ricorda Rotolo – ha causato a Catania, in due anni, dal 2012 al 2014, 200 milioni in meno di investimenti per manutenzioni stradali, scuole superiori e strutture turistiche. Per questo vogliamo incontrare la nuova commissaria della Provincia e sollecitare uno sblocco che darebbe ossigeno al settore delle costruzioni».

 Eppure a Catania non mancano le eccellenze. «Attorno alla microelettronica, alle nuove energie, alla farmaceutica, ai centri di ricerca – sottolinea – è possibile costruire nuovo indotto e opportunità per il lavoro ma si devono risolvere i nodi del credito e dell’energia, quest’ultima lasciata colpevolmente priva di un piano regionale.

 Non sono da meno i progetti di Area vasta. «Il distretto del SudEst deve diventare occasione per sviluppare le filiere industriali, dell’agroalimentare e del turismo, per investire in infrastrutture e sbloccare le attività edilizie. Siamo preoccupati ad esempio per le risorse destinate alle città metropolitane: sono 100 milioni di euro per l’emergenza abitativa, il decoro urbano, i trasporti, l’inclusione sociale. Ma bisogna passare dalle parole ai fatti, con politiche energetiche e del credito adeguate».

Rotolo ha infine ricordato il ruolo della Cisl nella contrattazione territoriale e nell’impiego dei fondi Pac servizi di cura: «È stato determinante il confronto con i Comuni per indirizzare i progetti per assistenza ad anziani e infanzia, la conferma della necessità che la politica deve confrontarsi per ottenere risultati per i cittadini».

Una politica che fa tutto da sola è stata criticata tanto da Milazzo che da Bernava. Il primo descrivendo ritardi e fallimenti della politica regionale ha esortato «un salto di qualità nella gestione del welfare e della sanità»; il secondo, ricordando la campagna Cisl nazionale per una proposta di legge di iniziativa popolare per un fisco più equo ha evidenziato «l’opportunità di arrivare a un modello fiscale coraggioso e solidale».

 

I DATI

 

OCCUPAZIONE

2007: 309mila

2014: 292mila (-5%)

Tasso occupazione 2014: 38,9%

 

DISOCCUPAZIONE

2007: 40mila

2014: 69mila

 

INATTIVI

2007: 368mila

2014: 383mila (+4%)

 

IMPEGNO INVESTIMENTI PROVINCIA REGIONALE

2012: 294 milioni

2014: 94 milioni

 

COMUNI

In dissesto: 5, Aci S.Antonio, Caltagirone, Palagonia, Santa Venerina, Scordia

Piano di rientro: 7, Catania, Giarre, Riposto, Tremestieri Etneo, Militello, Mirabella Imbaccari, S.Maria di Licodia.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]