Economia, Catania: Caso Tecnis, il cda delibera il ritiro del Piano di ristrutturazione del debito. Domani sit in davanti alla Prefettura


Pubblicato il 17 Febbraio 2016

dalla Cgil:

Pistorio (Fillea): “Bruciati mesi preziosissimi a danno dei lavoratori e dei cantieri”

Il Cda della Tecnis ha deliberato il ritiro del Piano di ristrutturazione del debito che era in attesa di omologa, riservandosi di presentare una nuova proposta entro 15 giorni dal ritiro. Secondo il consiglio di amministrazione, non ci sarebbero state le condizioni per attuarlo.

La notizia ha ulteriormente aggravato la posizione dei lavoratori e posto ancor di più a rischio i cantieri; è già stato fissato un appuntamento di protesta sindacale: 

domani giovedì 18 febbraio, a partire dalle ore 9, tutti i lavoratori in sciopero della Tecnis si raduneranno di fronte la Prefettura di Catania con Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, per manifestare e chiedere di essere incontrati dal Prefetto.

“Siamo costretti a constatare che, a danno dei lavoratori e dell’attività stessa dei cantieri, sono stati così bruciati mesi preziosissimi. Sembrerebbe inoltre che il supporto dei soci non sia stato così saldo come invece sarebbe dovuto essere ai fini del risanamento – commenta il segretario generale di Fillea Cgil, Giovanni Pistorio-Evidentemente il piano difettava sin dal principio nella strategia e nella sostanza. I rischi concreti sono sotto gli occhi di tutti: se i prossimi passaggi non saranno curati con cautela, a pagare saranno i lavoratori 900 lavoratori italiani di Tecnis e imprese collegate (sono 250 i lavoratori di Catania)  nonché il nostro territorio, che si troverà con cantieri strategici e di alto profilo economico, bloccati. Senza una strategia vera assisteremo allo spezzettamento di questa realtà industriale. Il sindacato chiede rispetto per i lavoratori, per la città. Non sarebbe facile, in ogni caso, trovare delle maestranze immediatamente abili ad ultimare quanto già iniziato”.

Il sindacato, intanto, chiede l’esercizio senza restrizioni dei poteri di surroga. Questo permetterebbe agli enti appaltanti di anticipare le somme necessarie a saldare quanto dovuto ai dipendenti. 

Nella giornata di oggi I lavoratori hanno continuato lo sciopero; tre le proteste stamattina per i dipendenti Tecnis e le aziende collegate. I sit in si sono tenuti  nel cantiere Metropolitana di via Milo (nei pressi del vecchio ospedale Tomaselli)  e nel cantiere dell’ospedale San Marco a San Giorgio, viale Bummacaro e i lavoratori del cantiere Nord – Sud Enna Mistretta hanno protestato  presso la sede Tecnis di via Almirante 23.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]