Economia “volante”: scongiurato il fallimento Windjet


Pubblicato il 19 Ottobre 2013

Buona notizia finalmente, o forse…di iena in aria

La proposta di concordato preventivo per la Windjet è stata approvata con il 92% dei creditori. Quindi, per la lowcost si scongiura il fallimento. La notizia, e’ di questa mattina resa nota in conferenza stampa a Torre al del Grifo, a Mascalucia. Quindi, i creditori hanno votato in maniera positiva i termini del concordato, che prevede il pagamento al 5% per i passeggeri in attesa di rimborso e creditori degradati a tale posizione, mentre i dipendenti e i cosiddetti creditori privilegiati saranno liquidati nella misura del 47%.

“E’ stato fatto un passo fondamentale, quello della votazione con un risultato favorevole. A fronte di 183 milioni di euro per valore di votanti – ha detto il legale della Wind Jet Gaetano Franchina incontrando i giornalisti sull’approvazione del concordato fallimentare – il voto negativo e’ stato di poco sopra ai 15 milioni, poco più del 8% di contrari. Adesso si attende l’omologazione, che potrebbe arrivare entro l’anno”.

“I creditori – ha concluso Franchina – hanno compreso lo sforzo della proprietà. Sono stati messi al servizio tutti gli asset Wind Jet e la proprietà ha inserito un’importante provvista di liquidità che ha permesso di strutturare il concordato in maniera diversa e più efficace”.

 

Posizione critica ha espresso Confcosumatori, eccola:
“Ha vinto il partito delle revocatorie

Banche ed imprese per salvare se stesse hanno salvato WindjetCatania, 19 Ottobre 2013 – L’approvazione della proposta di concordato proposta da Windjet dimostra come abbia vinto il partito di tutti coloro, banche ed imprese titolari dei maggiori crediti, che temevano che dalla mancata approvazione del piano si sarebbe arrivati alla dichiarazione di fallimento.In questo caso, infatti, tutti i pagamenti ricevuti, da parte di Windjet nell’anno precedente la dichiarazione di fallimento, sarebbero stati oggetto di azione revocatoria con la conseguente restituzione delle relative somme alla curatela.Evidentemente questi soggetti, temendo di dover fare i conti con le azioni revocatorie, che sarebbero state proposte nei loro confronti, hanno fatto di tutto per evitare che ciò accadesse. Votando a favore del concordato o, semplicemente, non votando, che equivale a voto favorevole.E, quindi, per salvare se stesse dalla restituzione delle predette somme, hanno salvato Windjet.Non si può spiegare in altro modo l’accettazione di un piano, che prevede il pagamento del solo 5%. Adesso per costoro le somme recuperate sono di gran lunga superiori e pari a ciò che hanno incassato appunto nell’ultimo anno.Ancora una volta a pagare sono solo ed esclusivamente i consumatori-passeggeri, tra cui moltissimi studenti e lavoratori fuori sede, che avevano acquistato i biglietti ed i carnet della compagnia low cost per tornare a casa, oltre a coloro, che hanno avuto rovinate le vacanze di agosto attese per un anno.Ma la questione non può certamente dirsi chiusa. Infatti se dall’indagine della Procura della Repubblica di Catania, dovesse scaturire un rinvio a giudizio inviteremo i passeggeri a costituirsi parte civile nel relativo procedimento penale, oltre che a costituirci come associazione.«Anche per noi la strada del fallimento era quella da scongiurare – commenta l’avv. Carmelo Calì, responsabile nazionale Turismo e Trasporti di Confconsumatori – ma ciò doveva avvenire attraverso una nuova proposta di piano che prevedesse risarcimenti congrui per i passeggeri. Ma l’incomprensibile non voto ha portato ad una approvazione che non abbiamo accettato sin dall’inizio» “.

 


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