IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA


Pubblicato il 07 Dicembre 2025

di Luigi Bosco

In più occasioni ho delineato il profilo che, a mio avviso, dovrebbe avere il Presidente della Regione Siciliana.Oggi, in un momento in cui la qualità della classe politica siciliana, e non solo, sta toccando il fondo, in un momento in cui, addirittura, l’uso privato della cosa pubblica sembra quasi un fatto normale, mi fa piacere riproporre questo mio intervento.

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Io credo che il prossimo Presidente dovrà necessariamente essere una persona colta, integerrima, determinata e dotata di grande capacità progettuale. Dovrà avere la capacità di scegliere una squadra di governo di alto profilo etico, tecnico e professionale, non lasciandosi condizionare dai bassi interessi clientelari dei partiti della coalizione. Dovrà avere le idee estremamente chiare sullo sviluppo sostenibile della Sicilia, che potrà avere fondamento sulla Cultura, sulla Agricoltura, sul Turismo, sulla Innovazione Tecnologica e sulla Green Economy. E dovrà avere un progetto chiaro sulle strategie per raggiungere risultati significativi già a partire dal primo mandato. Dovrà essere consapevole che la tutela del territorio dal rischio sismico, con particolare attenzione agli ospedali e agli edifici scolastici, e la tutela dal rischio idrogeologico e ambientale costituiscono una priorità assoluta.

Dovrà affrontare con determinazione, rapidità e senza paura di ricatti il problema dello smaltimento dei rifiuti, che in atto è possibile solo con il massimo incremento della raccolta differenziata, con la massima attenzione al rispetto delle norme esistenti, ed il ricorso a pochi termovalorizzatori non inquinanti dell’ultima generazione, al fine di evitare la proliferazione delle discariche.Dovrà liberare i nostri fantastici mari dagli scarichi inquinanti.

Dovrà avere innata sensibilità sul tema della lotta alle cause delle diseguaglianze e alle problematiche delle disabilità. Dovrà essere consapevole che Agricoltura e Turismo hanno bisogno di infrastrutture diffuse nel territorio ( dighe, reti irrigue, infrastrutture viarie e rurali, ferroviarie, portuali e aeroportuali ) e contestualmente di alta velocità anche interna e di un attraversamento stabile dello stretto, per i motivi che tante volte ho avuto modo di illustrare. Dovrà avere, su questo punto, voce forte convinta ed autorevole, avendo la capacità di coinvolgere l’intera deputazione siciliana, molto diversamente da quanto è avvenuto finora.

Dovrà avere la capacità di portare a termine progetti legislativi evoluti nel campo urbanistico e nelle norme sui lavori pubblici, che dovranno essere liberati dalle complesse pastoie burocratiche e dai rischi corruttivi nelle modalità di appalto , e assicuro che il modo esiste, in modo da potere dimezzare i tempi della loro realizzazione. Solo così potranno diventare appetibili agli investitori le Zes ( zone economiche speciali), con importanti ritorni sulla crescita della nostra economia. Dovrà puntare ad un sistema sanitario di assoluta qualità, partendo da una scelta dei manager svincolata dalle tessere di partito.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta al mondo della Scuola, per contrastare il devastante fenomeno dell’evasione scolastica. Volendo tornare sul tema, con successivi interventi, al momento desidero aggiungere solo due punti:- l’importanza di una vera alta velocità sull’asse Catania Palermo per salvare il centro Sicilia dalla desertificazione antropica: se il centro della Sicilia si trovasse a 30-40 minuti dagli aeroporti e dalle città di Catania e Palermo, sarebbe ad esempio possibile realizzare, proprio lì, la grande Università del Mediterraneo, e/o il più grande ospedale del Mediterraneo, valorizzando la vocazione della Sicilia quale baricentro di riferimento dei popoli che si affacciano su questo mare.- la necessità di smettere di dissanguarci con gli investimenti per la formazione dei nostri migliori giovani per poi regalarli a costo zero ai paesi del nord-Europa: i nostri giovani devono trovare in Sicilia le loro opportunità di lavoro e di qualità della vita, che da noi purtroppo è ai minimi livelli!!

 LA CAPACITÀ DI PORTARE AVANTI UN SIMILE PROGRAMMA FARÀ SPEGNERE I FOCOLAI CHE ALIMENTANO IL SISTEMA MALAVITOSO SICILIANO.


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