Intervista esclusiva ad Arcangelo Signorello, esempio di vita in una societa’ troppo spesso rinunciataria


Pubblicato il 26 Ottobre 2012

di Fabio CantarellaSiamo onorati di ospitare sulla nostra testata giornalistica, che ormai naviga verso i 150mila contatti al mese, un’intervista esclusiva ad un uomo dotato di una forza interiore al di fuori del comune, una persona che non finisce mai di sbalordire ed offrire importanti modelli educativi, un esempio di vita più unico che raro. Vi stiamo parlando di Arcangelo Signorello (nella foto), 41 anni, cittadino di Mascalucia.Arcangelo sin dalla nascita è affetto da una forma di tetraplegia atetosica con assenza di linguaggio e gravi difficoltà motorie che interessano tutto il corpo. Per un primo approccio alla comunicazione ha seguito sin da bambino percorsi alternativi al linguaggio scritto e parlato, prima a casa con il metodo DOMAN e poi al Consorzio Siciliano di Riabilitazione di Catania (C.S.R.) con il metodo dei BLISS-SIMBOLI ed altre modalità di Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) all’avanguardia in campo riabilitativo fino al definitivo utilizzo del sistema alfabetico, traguardo raggiunto verso i 12 anni di età. Da molti anni ormai usa un normale computer con un accesso alternativo per scrivere ed ascoltare e una tabella alfabetica in plexiglass trasparente per comunicare.Nell’anno scolastico 1984/85 ha conseguito la Licenza di scuola elementare seguendo un corso differenziato e nell’anno scolastico 1992/93 anche la Licenza di scuola media statale. Non ha potuto proseguire gli studi a causa delle carenze strutturali della scuola pubblica. Frequenta ancora il C.S.R. per la riabilitazione ed è assistito a casa da tanti giovani amici che lo aiutano a studiare e ad adattare i nuovi strumenti per la comunicazione alternativa in videoscrittura a scansione offerti dalla tecnologia più avanzata, allo scopo di ampliare sempre più la sua sfera di autonomia.Arcangelo ha già pubblicato opere che hanno lasciato un segno indelebile in chi le ha lette: “COME UN BAMBU’ “ (poesie, favole, riflessioni), edito A.R.C.A. Mascalucia (Catania) 1988, seconda edizione 2001, adunando il contributo di Enti Benemeriti. Per questa opera ha ricevuto una Menzione Speciale al “Premio Letterario Nazionale Nino Martoglio”. Belpasso (CT); “AD UN PASSO DAL CUORE” (Il Testimone), una raccolta di poesie inedite curata dal Comune di Ficarazzi (PA) in edizione fuori commercio e presentata in occasione del “Premio Letterario Giulio Palumbo” III edizione 2003/04; “SCAVANDO EMOZIONI” raccolta di poesie, pubblicata nel 2005 a cura dell’autore; “IM-POSSIBILE CON-TATTO?” raccolta di poesie “in notes”, ENNEPILIBRI editore, 2008. Arcangelo Signorello ha anche ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra questi quello della “Ecole Secondaire des Sources Lake Dollard des Ormeaux” del Quebec (Canada). Inoltre, premi speciali da vari enti pubblici e privati.Ho seguito alcuni suoi convegni e ho sentito in tanti sostenere che lei con la sua grande forza di volontà abbia superato i limiti del corpo. Che effetto le fa sentire dire queste cose di lei e soprattutto cosa significa tutto ciò, come dobbiamo interpretare l’affermazione “superato i limiti del corpo fisico”? La cruda realtà è che in ogni momento della vita io e chi mi sta accanto dobbiamo escogitare nuove strategie per migliorare la condizione di persona handicappata nel rispetto dei limiti delle capacità del corpo fisico, anche se resta sempre molto da fare.Lei crede in Dio? E se ci crede, si è fatto un’idea del perché su questa terra accadono tante cose che per noi umani sono terribili? Credere è un vocabolo piuttosto ingombrante secondo la mia misera ottica. Non le nascondo però che quando partecipo ad una funzione religiosa c’è ”un non so che” che mi incuriosisce, che mi soddisfa. Non è Dio a volere il male, siamo noi uomini a non sapere guardare e apprezzare la vita come un autentico regalo di libertà.La nostra società continua ad evolversi e si smarriscono quelli che un tempo erano valori irrinunciabili: dove arriveremo secondo lei? L’uomo ha perso la sua sensibilità e lo spirito solidale? Anche se il messaggio che passa, ad esempio, attraverso gli strumenti di massa ci dà la visione di un uomo privo di bellezza d’animo, è vitale lasciare uno spiraglio di Luce entrare dalla porta. La Luce è calamita per l’uomo che vuole cambiare il mondo. Siamo noi, i più maliziosi, a causare una degradazione tale da allontanarci sempre più dal Bene.Qual è la ricetta che le ha consentito di vincere i limiti dettati dal corpo fisico e di condurre un’esistenza che molti considerano d’esempio per tutti gli altri essere umani? Nessuna ricetta. Voglia di vivere da parte mia e, negli altri, tanta pazienza e “stra-Amore”.Quant’è importante la poesia e la scrittura in generale per lei? Cosa pensa di trasmettere oltre alle emozioni? La scrittura e la poesia mi danno la possibilità di ritagliare uno spazio per analizzare ciò che è dentro il mio cuore. Quello che mi piacerebbe scaturisse dai miei scritti è solamente un punto d’incontro, anche critico, tra lo scrivente e il potenziale lettore.Quali sono le sue principali fonti d’ispirazione? Come nasce e si sviluppa una sua opera? Vent’anni fa, quando iniziò il tutto, facevo i conti con un Cupìdo assai dispettoso, anche se il poverino non poteva fare altro che scansarmi con le sue frecce. Adesso mi sono concentrato su gran parte dei fatti che si verificano attorno a me e che riguardano sopratutto il mondo del sociale ma anche della politica istituzionale.Anima, spirito e fisico: sono distinti? Cosa rappresentano per lei? Per chi crede, l’anima rende gli esseri liberi di sognare, di fantasticare o comunque di emozionarsi. Lo spirito è a volte retto dal percorso di Fede o dalla determinazione di vivere a prescindere dal Credo. Discorso a parte merita il corpo; se non lo accettiamo, rischiamo di starci male non considerando che esso è un Dono.Tanti giovani dei nostri giorni non sanno più faticare, vogliono tutto e subito e senza sacrifici: perché? Chi sbaglia? Cosa si può fare? È un’ottica a volte errata dare la colpa ai ragazzi che vogliono tutto e subito senza faticare. Non si può pretendere che i giovani capiscano che farsi le ossa comporti compiere dei sacrifici, se i modelli offerti dall’attuale società sono fallimentari. Ci sarebbe da restituire competenze e autorità a istituzioni come la famiglia, la scuola, ecc..Cosa pensa quando un giovane si suicida a volte per motivi futili? Da cosa nasce questo disagio sociale? Di certo mi addolora molto, ma non posso trarre conclusione alcuna appunto perché non trovo una ragione valida.Senta adessi la provoco: perché non ha mai fatto politica? Non vorrebbe sostenere le sue battaglie anche dai banchi del Parlamento per esempio? Oppure la politica è tutta e solo squallore? Non mi va di manovrare una poltrona di Palazzo Montecitorio secondo i miei interessi. La buona politica deve essere fatta da gente che ha voglia di operare per il cosiddetto bene comune e non da rampanti analfabeti che hanno ridotto la politica ad un grado di volgarità che ormai ha superato ogni limite. Io ne sono amareggiato, ne sono disgustato. Peccato, perché sono cresciuto su a pane e politica perché l’amavo.Ci può dare un’anticipazione di un’opera alla quale sta lavorando? La mia attività poetica è in un momento di stasi perché sto concentrandomi su altro. Ma, le confesso, mi manca il parto della poesia.Qual è il più grande amore di Angelo Signorello? È l’amicizia. La mia famiglia l’ho ricevuta in dono quando già ero nel grembo di mamma; gli amici sono quelli che ti fanno crescere e che ti permettono di ampliare le visione della vita.Mi dice un personaggio pubblico che l’affascina e perchè? La Bonino mi affascina, mi garba parecchio a prescindere dalla sua estrazione politica. E sono d’accordo con chi la vorrebbe al Quirinale, sarebbe una svolta positiva per il Paese. W le donne intelligenti di tutte le età. Sono contro la rottamazione.Se Arcangelo Signorello fosse il nuovo Premier italiano come cambierebbe questo Stato in poche mosse? Guardi, per venir fuori dalla degenerazione nella quale siamo caduti penso sia necessario compiere una sola mossa: azzerare tutto e ripartire da capo con le idee nuove di persone per bene che, per fortuna, ancora esistono.Condivide il detto puri come colombe e astuti come serpenti? Su questa terra è importante ergere un muro allorché si fiuta un nemico? Negare ciò ch’è tangibile lo chiamo falso moralismo. Tutti, persino gli insospettabili, potremmo essere tentati ad adeguarci a questa massima. Ergere un muro – ne ho consapevolezza – non è la cosa giusta da fare ma, in tutta onestà, le debbo confessare, anch’io a volte lo faccio, anche se il mio non è mai un muro ma sono solo delle “transenne”.Mi dice un fatto pubblico recente che l’ha più rallegrata e uno che l’ha più rattristata? Il fatto che mi ha rallegrato l’ho appreso tramite il web un paio di mesi fa. Nella bellissima città di Venezia, nottetempo, dei ragazzi hanno appeso per le vie dei vari sestieri alcuni peluches; una vera e propria performance artistica ed altamente educativa volta a catturare lo sguardo dei bambini. Il minatore che s’è tagliato le vene dei polsi per protestare contro la perdita del lavoro mi lascia letteralmente pietrificato perché, in quella azione estrema, c’è il fallimento della persona che viene screditata dall’art. 1 della nostra Costituzione.Tra i tanti premi che ha ricevuto quali ricorda con maggiore piacere e perchè? Era il 28-Novembre-1998 a Belpasso ( CT) e, in occasione del prestigioso “Premio Letterario Internazionale Nino Martoglio”, ricevevo la speciale menzione d’Onore del “Circolo Culturale Athena” per il libro ”COME UN BAMBÙ”. Quella emozione è ancor’oggi viva perché vicino a me avevo tutte o quasi tutte le persone che mi hanno stimolato a scrivere quel libro. E come dimenticare l’incontro con il grande Andrea Camilleri che in quella occasione ritirava il Premio per la Letteratura!Angelo, vale la pena vivere questa vita terrena in ogni caso e a ogni costo? Vale la pena viverla, ma non bisogna essere soli a fronteggiare gli ostacoli o ad assaporare i buoni frutti. La vita non ha gusto se tu e gli altri non fate nulla per renderla ‘LA VITA’. E si fidi, a volte basta veramente poco.Eutanasia, aborto, cellule staminali, testamento biologico, donazione organi: che ne pensa? Qui entrerebbe in ballo l’autodeterminazione. Uno Stato civile dovrebbe discutere in maniera chiara circa le questioni etiche e valutare ogni singolo caso. Occorre la massima cautela ponendo al centro di tutto la Persona. Sono anche convinto che, se non si agevola la ricerca, non si va da nessuna parte. Come socio AIDO, non posso dire altro che donare i propri organi, i propri tessuti, le fibre, è un motivo di speranza perché altre persone possano continuare a vivere. Non è cosa da poco.Che ruolo ha l’amore della sua straordinaria famiglia nel suo essere artista? I miei sono sempre presenti, sono coloro che, così come le persone a me più care, vengono coinvolti in questa mia passione ed è bello che loro mi siano a fianco quando partecipo ai vari concorsi di poesia o quando organizzo la presentazione dei miei libri perché mi sento di restituire loro parte del mio affetto. E poi c’è mia sorella che ha curato la regia della presentazione di ”IM-POSSIBILE CON-TATTO?’ in maniera egregia.Ultima domanda: Catania e i siciliani, cosa le piace di più della sua terra e cosa invece cambierebbe? Amo follemente la Sicilia e Catania in particolare, che è la mia città. Sono orgoglioso della nostra cultura e della innegabile bellezza paesaggistica e architettonica di quest’isola. Ovviamente vado fiero dei natali celebri che questa terra ci ha donato, da Bellini a Pirandello, da Sciascia a Verga, da Quasimodo a Vittorini e moltissimi altri. Ma proprio perché amo terribilmente questa città e questa regione dico che a causa del nostro DNA, nella cui miscela si trova anche sudditanza e omertà, c’è tanto da fare perché possa cambiare qualcosa.


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