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“Opposizione stile Pd”, elezione presidenza consiglio comunale: due voti per il candidato del centrodestra, tante ambizioni e un leader “in plancia” per le Europee
Pubblicato il 15 Agosto 2023
Nella migliore tradizione dell’opposizione targata Pd, a Catania il “partito di chi non ha problemi” si conferma stampella del centrodestra.
Cos’ è accaduto davvero per l’elezione del presidente del consiglio comunale e delle due vicepresidenze? Il centrodestra ha votato compatto per Seby Anastasi, seguendo il “tracciato” d’intesa elaborato in primis dal sindaco Trantino: all’esponente del Mpa sono arrivati due voti dall’opposizione. Da dove? Al 99% dal Pd.
Cos’era accaduto nelle settimane antecedenti? Il M5s aveva chiesto interlocuzione al Pd, di cui è alleato, per “sedersi” al “tavolo” e trovare la possibilità di un nome dell’opposizione per una vicepresidenza. Risultato? Il Pd ha fatto “muro”(troppe ambizioni personali dei suoi?), il centrodestra ha preso tutto. E sono scoppiate le polemiche. Film già visto. E dire che anche il sindaco Trantino -almeno così si racconta- aveva “aperto” alla soluzione che vedeva una vicepresidenza all’opposizione: il Pd lo ha “scavalcato” a destra.
Ma non è finita: alla vicepresidenza sono stati eletti Riccardo Pellegrino, per la felicità dell’assessore regionale Marco Falcone (presente in aula, con accanto l’avv. Ruggero Razza, forse in rappresentanza dell’assessore regionale Pagana?) e Salvo Giuffrida, per la felicità dell’assessore Giuseppe Marletta. Ma come mai -almeno così sembra- il sindaco Trantino non era in aula al momento dell’elezione di Pellegrino?
Su Pellegrino , tanto per cambiare, si è aperta la questione politico-giudiziaria: il ragazzo ha un processo per voto di scambio, è tecnicamente un innocente. La Costituzione lo prescrive. Invece, di parlare di lui, perchè non si parla di chi lo ha appoggiato per la vicepresidenza, vero Marco Falcone? Questo centrodestra è sempre così, all’italiana: con i propri indulgente, con altri giustizialista. Sembra il centrosinistra, insomma.
Insomma, il finale è un finale già visto: grazie a questo Pd, questa destra governa in tranquillità. Ma chi dovrebbe disturbare questo “sonno”? Maurizio Caserta, leader Pd del centrosinistra, magari un giorno -chissà- europarlamentare per la felicità dell’ “Attila della politica” Anthony Barbagallo?
Che la legalità sia con voi.
iena marco benanti
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