Partito Democratico uno, Pd due: dopo l’ “altolà” alle buttane, la richiesta del registro delle coppie di fatto


Pubblicato il 17 Marzo 2012

Coerenza prima di tutto: dalla voglia di “legge ed ordine” del giovane on. Berretta, alla proposta libertaria e tollerante al Comune di Catania. Tutto normale oppure “amletica crisi d’identità”?

di Iena Politica, Marco Benanti

Il Partito Democratico è diventato un pò come il vecchio Psi (per i socialisti si trattava di altre ragioni, meno nobili): si sprecano le battute di spirito, quasi uno “sport nazionale”. Quasi come “sparare sulla Croce Rossa”, insomma.

Anche sotto l’Etna, a guardare quel che fa il Pd viene da chiedersi: ma son sobri o altro? Ieri, abbiamo riferito del “grido di dolore” del parlamentare Giuseppe Berretta sull’ “emergenza prostitute” a Catania, con annesso “decoro” e altre amenità. Roba da anni Cinquanta. Oggi, arriva un comunicato che annuncia, per lunedì mattina, un’iniziativa dal “sapore” completamente diverso. Eccone il testo:

“Lunedì 19 marzo, alle 10 al Palazzo Platamone, si terrà l’incontro-dibattito dal titolo “Comizi d’amore – Per una cultura dei diritti LGBT a Catania”, organizzato dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici della città etnea. All’incontro, moderato da Jacopo Torrisi (responsabile Cultura e Università del Pd), parteciperanno la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè, il responsabile nazionale Diritti civili dei Giovani Democratici Fabio Astrobello e il segretario dei Gd catanesi Damiano Pagliaresi.

L’iniziativa intende riaccendere i riflettori sui diritti delle persone omosessuali, recentemente calpestati come dimostrano alcuni episodi di violenza e intolleranza, da ultimo quello verificatosi il 14 febbraio quando una ragazza transessuale è stata picchiata selvaggiamente in pieno centro a Catania. Ma durante la mattinata il Pd etneo avanzerà una proposta forte alle istituzioni, per chiedere che Catania torni ad essere una città aperta e tollerante. Durante l’iniziativa verrà infatti presentata la lettera aperta con cui i Democratici etnei chiederanno al Comune l’istituzione di un Registro delle coppie di fatto, considerato come ‘giusto coronamento di un percorso di civilizzazione già avviato’ “.

Bene, quale il “leitmotiv” di queste iniziative? Ne esiste uno oppure è un evidente caso di “schizofrenia politica”? E tutto questo mentre Catania vive un periodo terribile, socialmente ed economicamente. In generale, sembra quasi trasparire dal Pd una “voglia” di essere democristiani fino in fondo, insomma di stare con tutti, di “essere d’accordo con tutti”: ma ci sono anche altri “pretendenti” alla “successione” post-Dc, insomma c’è “affollamento”. E, poi, la Dc è stata unica e irripetibile, le “fotocopie” fatte male difficilmente potranno riscuotere i consensi sperati.


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