Roma. Si e’ conclusa la nona edizione della kermesse cinematografica


Pubblicato il 28 Ottobre 2014

di Gianmaria Tesei

Roma 2014: Il Festival verso la Festa

La nona edizione della kermesse internazionale cinematografica di Roma è giunta alla sua conclusione sancendo, come evidenziato dal suo direttore uscente Marco Müller – al terzo ed ultimo anno di gestione e programmazione della manifestazione–, il plasmarsi della kermesse stessa sulla primigenia definizione dell’evento quale “festa” (come accaduto per l’evento, in parte ibrido, appena conclusosi) discostandosi dal formato “festival” che aveva connotato l’edizione precedente. Il prossimo anno, sotto l’egida della nuova conduzione complessiva, sarà significativo per verificare se la tendenza di quest’anno sarà seguita negli anni avvenire o subirà mutamenti qualificativi di vario genere e livello.

L’edizione 2014 ha visto svolgersi i suoi avvenimenti portanti incentrandosi sulla voluta assenza di una classica commissione giudicante tecnica festivaliera per i premi più importanti ( se non per alcuni premi speciali), puntando sull’elezione a giuria unica di un elemento multiforme quale il pubblico, destinato ad assumersi piacevolmente l’onere e l’onore del processo decisionale di attribuzione dei premi nel ruolo di un corpus unico generatore di insindacabili giudizi.

L’Audirotium Parco della Musica di Roma, tradizionale teatro del festival-festa, ha ospitato il preludio della prima serata con il fim “Soap Opera” di Alessandro Genovesi ( significativa introduzione allo spazio dato quest’anno alla commedia , anche con il film di chiusura “Andiamo a quel paese” di Ficarra e Picone) e con il gala inaugurale condotto da Nicoletta Romanoff , affascinante presentatrice anche dell’epilogo del Film fest . Successivamente la kermesse si è imperniata sul premio alla carriera a Tomas Milian che ha ricevuto il tributo d’encomio da Sergio Castellitto. L’attore di origini cubane tornato nell’Urbe per la giusta ed anche un po’ tardiva celebrazione dei suoi successi (dei quali spesso si trascurano le pellicole con registi di livello assoluto antecedenti alle performance legate a “er Monnezza”), varcata la soglia degli ottantuno anni ha cristallizzato in una frase quello che per lui abbia voluto dire il riconsegnarsi, anche se per poco ,alle braccia ammalianti e per lui accrescitive in fama, importanza e carattere, della città eterna: “ritornare in questa città è la mia resurrezione” .

Veleggiando sulle ali di un programma come sempre ricco di sezioni ( Gala, Cinema d’Oggi, Mondo Genere, Prospettive Italia, Alice nella Città, Wired Next Cinema, Incontri, Retrospettive, Eventi e Mostre ed eventi collaterali ulteriori ) che si dispiega su luoghi quali l’Auditorium Parco della Musica con le sue sale, il vicino Studio 3, il Maxxi, il Multisala Barberini , la manifestazione ha visto ancora una volta concretarsi ( dal 17 al 21 ottobre) The Business Street ossia il peculiare contesto, che ha il suo centro all’Hotel Bernini Bristol, in cui l’alacre operosità del Mercato del Festival Internazionale del Film prende forma consentendo di erigere il The Business Street ad avvalorato luogo di fondamentale importanza per la vendita e lo scambio di film su scala mondiale.

Nello svolgersi del suo arco complessivo di dieci giorni il festival, caratterizzato da prodotti filmici di variegato ed interessante livello, ha vissuto momenti di intensa partecipazione di fan, addetti ai lavori e non, vedendo il red carpet calcato da una gran copia di personalità di vari ambiti extra-cinematografici e, soprattutto, di personaggi dello spettacolo che hanno anche dignificato la kermesse stessa con incontri o/ed ovviamente con le loro opere ed interpretazioni filmiche o momenti su di essi focalizzati. Segnatamente al secondo gruppo si possono ascrivere in ordine sparso: Alessandro Genovesi; Takashi Miike; Asia Argento; Brad Anderson; Valentina Lodovini; Claudia Gerini e Carlo Verdone (protagonisti anche allo spazio Lotto);Sergio Castellitto; Willem Dafoe; Geraldine Chaplin;gli Spandau Ballet; Jia Zhangke e Walter Salles( insigniti del Marco Aurelio alla carriera);Park Chan Wook;Gianni Di Gregorio; Cristiana Capotondi; Clive Owen; Luis Ortega ; Stephen Daldry ; Wim Wenders; Pasquale Scimeca; Marco Risi; Aleksj Fedorcenko; Andrea Di Stefano; Ksenija Rappoport; Adriano Giannini;Diego Abatantuono; Fabio De Luigi; Ricky Menphis; Chiara Francini; Ale e Franz; Benicio Del Toro; Giulio Base; Alessandro Piva; Kevin Costner; Ficarra e Picone con Tiziana Lodato;Maria grazia Cucinotta (con “il Postino di Troisi restaurato) .E tanti altri, che per brevità non sono qui citati , ma che meriterebbero uguale spazio di menzione per loro meriti,capacità ed apporti dati al mondo del cinema.

La manifestazione appena terminata, contraddistinta da una programmazione di113 film, di 23 paesi, 82 delegazioni, 474 talent con 80 mila ingressi in sala ed oltre 150 mila partecipanti all’evento, ha teso ad aprirsi ad un modello che esaltasse anche la commedia non tralasciando un importante spazio a produzioni di genere diverso di respiro nazionale ed internazionale proiettandosi verso un futuro ancora da definire ma che si spera possa assecondare la voglia sia di Festa che di Festival di tutti coloro che hanno preso parte o lo faranno a questo sentito evento.

ELENCO PREMI E PREMIATI

[1]GLI SPETTATORI HANNO ASSEGNATO IL:

– Premio del Pubblico BNL | GalaTrash di Stephen Daldry

– Premio del Pubblico | Cinema d’OggiShier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang

– Premio del Pubblico | Mondo GenereHaider di Vishal Bhardwaj

– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction)Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario)Looking for Kadija di Francesco G. Raganato

[2]I PREMI COLLATERALIdella nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma:

Premio Farfalla d’Oro Agiscuola

– Gone Girl di David Fincher

 The SIGNIS Award – Ente dello Spettacolo (dotato di un premio di cinquemila euro) 
– Ex aequo: Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani

– Menzione speciale: Biagio di Pasquale Scimeca

Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al Miglior Interprete Italiano

– Marco Marzocca per il film Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio
– Menzione speciale a Silvia D’Amico per il film Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

Premio A.I.C. per la Migliore Fotografia

– Luis David Sansans per Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano

Premio A.M.C. al Miglior Montaggio

– Julia Karg per Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani

Premio al Miglior Suono – A.I.T.S.

– Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli 

Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Truccatore

– Simona Castaldi per Soap Opera di Alessandro Genovesi

Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Acconciatore

– Fabio Lucchetti per Soap Opera di Alessandro Genovesi

Premio Akai International Film Fest

– Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

Green Movie Award

– Biagio di Pasquale Scimeca

Premio di critica sociale “Sorriso diverso Roma 2014”

– Film italiano: Biagio di Pasquale Scimeca

– Film straniero: Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani

[3]PREMIO TAODUE CAMERA D’ORO ALLA MIGLIORE OPERA PRIMA: 
Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all’assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a: 

– Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala) 
– Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città) 
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia) 

[4]PREMIO DOC/IT AL MIGLIORE DOCUMENTARIO ITALIANO: 

La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a: 
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia) 
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)


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