Intervista di Marco Benanti. Faccia a faccia con un It manager, autore di un libro che tratta di un tema di forte impatto sociale e letterario.
Sic transit gloria mundi: muore il Procuratore Generale Giacomo Scalzo, lo ricorda solo il suo condominio
Pubblicato il 29 Settembre 2020
di iena marco benanti.
“Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris” (“Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai”): anche nella provinciale Catania (dove per questo taluni si credono il centro del mondo) ogni tanto bisogna rievocare le atmosfere bibliche.
“La Sicilia” di oggi riporta -l’unico- necrologio per Giacomo Scalzo. Chi è? E’ stato Procuratore Generale di Catania, è stato candidato sindaco per il centrodestra a Caltagirone; è stato anche, oltre che giurista unanimemente apprezzato, anche letterato, esperto di diritto sportivo e/o amministrativo ai tempi delle tragicomiche vicende pallonare del Calcio Catania. Insomma, un personaggio molto conosciuto: riverito da soliti “avvocati”, applaudito dalle solite “folle” sincere e democratiche, anche quando, in una precisa stagione della “giustizia” catanese (vicende del “Caso Catania”) non brillò per spirito di opposizione alla “compagnerìa” -varia e assortita, compresi -a sostegno forse inconsapevole- gli “utili idioti” della sinistra catanese- dominante al Palazzaccio di piazza Verga. Mica sono stati tutti come il Presidente Scidà.
Bene, quest’uomo se n’è andato in silenzio, anche di quello che sembravano tanto apprezzarlo. Chissà, magari non lo avranno saputo che era passato a migliore vita il Procuratore Scalzo, magari presi da un assegno postdatato e un cliente da inseguire. Cose da catanesi.
Un uomo di questa città, che vive sempre a velocità massima. Ma a velocità individuale. Che poi, se nel caso ci si dovesse guardare attorno, verrebbero anche…le vertigini. Mistiche. E dimenticavamo: onore ai condomini di viale Alcide De Gasperi n.187.
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