Taomoda: il primo Sustainibility Day italiano a Taormina e la trasformazione green dell’economia italiana


Pubblicato il 20 Luglio 2021

di GianMaria Tesei

Taomoda manifesta la sua grande considerazione verso tematiche dal grande impatto sulla nostra società, oltre a rappresentare un imperdibile evento nell’ambito della moda, con la prima giornata siciliana ed, in assoluto, italiana della sostenibilità che ha veduto il susseguirsi di alcuni appuntamenti culminati nella tavola rotonda ospitata al Excelsior Palace Hotel di Taormina.

A moderare l’evento è stata Maria Rita Grieco (stimata conduttrice e caporedattrice del Tg di Rai 2) che, con l’apporto fornito dall’ottima ideatrice e creatrice di Taomoda, Agata Patrizia Saccone, ha coordinato un consesso di personalità di grande rilievo costituito dalla giornalista e scrittrice Ludovica Casellati ( “Lady Bike”, premiata con il Tao award dedicato alla sostenibilità); dal Co-Founder & Chairman di Crea.Re Group S.r.l. e Senior Advisor di Elite, Andrea Tessitore; dal Presidente di Flowe, Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum Oscar di Montigny; dalla grande giornalista di LA7 Cinzia Malvini; dal presidente CDA – Fondazione Italia Cina, Mario Boselli; dal consigliere d’amministrazione di ENIT – Agenzia nazionale del turismo, Sandro Pappalardo; dal Project manager Legambiente Sicilian Tourism network, Federica Terranova; dalla dott.ssa Daniela Scuderi della Città Metropolitana di Catania(che si occupa della tutela delle acque); dalla Dott.ssa Antonella Luciano (ENEA); dall’architetto e presidente di CDO (Compagnia delle opere ) Toti Contrafatto; da Patrizia Valenti, dell’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale.

Proprio quest’ultimo Assessorato è impegnato nella gestione del fondo sociale europeo, fondo istituito per migliorare le condizioni di vita dei cittadini europei attraverso la creazione di nuove competenze e trovando nuove collocazioni lavorative. E se le criticità degli anni ’90 non si sono superate, ossia il posizionamento italiano, e siciliano in particolare, al di sotto del livello medio europeo dal punto di vista del PIL, già dal 2021 si vuole superare quell’asticella anche grazie alla Nuova Programmazione UE 2021 – 2027 che ha due pilastri come il Green Deal e L’agenda Digitale, perseguendo quindi con forza e coerenza il green e le rivoluzione digitale, con l’Unione Europea che ha creato , in seguito alla pandemia, delle iniziative straordinarie con ricorsi ad indebitamenti mai fatti prima e supporti economici imponenti, compreso il Recovery Fund.

Per quanto riguarda le risorse umane, non occorre semplicemente informare a nuove competenze una platea il più ampio possibile, soprattutto in ambito digitale, ma creare, o meglio, incrementare il rapporto sinergico con le università, evitando di seguire il criterio per cui si formano le persone secondo le esigenze delle scuole di formazione e non di quelle delle imprese, tenendo inoltre conto della necessità di una maggiore valorizzazione della componente femminile nei vari settori del lavoro.

Tra le varie idee proposte per abbinare economicità e sostenibilità, quella di Toti Contrafatto prevede la necessità di luoghi che siano antisismici dal punto di vista sociale, nel senso che rivoluzionino alcune dinamiche che non favoriscono lo sviluppo od il rafforzamento delle imprese. Lo stesso presidente di CDO ha definito la sostenibilità come ripensamento di un nuovo sapere stare con gli altri, anche cagionato dall’evento pandemico ancora fortemente attuale.

La Dott.ssa Antonella Luciano ha spiegato l’importanza della Piattaforma italiana sull’economia circolare (ICESP), (che si rivolge a vari stakeholders, soprattutto imprese, con una piattaforma mirror a livello europeo che si interfaccia con quella italiana ) e della “simbiosi industriale”, concetto per la prima volta emerso ed applicato in Sicilia dal 2014, e poi utilizzato in altre regioni della penisola.

La Grieco ha posto l’accento sul fatto che tutti gli argomenti che convergono verso quello nodale della sostenibilità si traducono in una sola parola, cioè futuro, per poi introdurre Ludovica Casellati che ha fatto della sua passione per la bici, una parte della propria professione, mantenendone sempre l’aspetto di attività che la coinvolge profondamente ed appieno.

L’Italian Green Road Award, ad esempio, è testimonianza del sempre maggior rilievo dato al cicloturismo, come ha affermato la Casellati, la quale ha sottolineato la fortuna di andare in bici su un territorio come quello etneo, con una terra che si muove e paesaggi fatti di verde e ginestre e poi contesti quasi lunari che si incrociano per condurre il viaggiatore su due ruote verso l’azzurro del mare.

La stessa giornalista e ciclista ha affermato come la pandemia abbia dischiuso la strada del podismo e del ciclismo a tante persone che hanno percepito la possibilità di tenersi in forma facendo attività all’aperto e la Luxury Bike hotels, fondata dalla stessa Casellati, consente di avere delle strutture bike friendly anche per chi vuole comfort più elevati (si parla di strutture a 4 o 5 stelle) nel suo approccio al cicloturismo.

Sandro Pappalardo tornando sulle risorse umane ha evidenziato come il problema non sia solo la fuga di cervelli, ma il loro mancato ritorno alla terra d’origine, Perché le esperienze in altre realtà possono essere accrescitive ma devono poi condurre ad un rientro di forze convinte dei propri mezzi e cresciute nella consapevolezza del far maturare i territori da cui provengono. Ed al contempo, secondo Pappalardo, nel segmento turistico bisogna sapere vendere meglio il prodotto costituito anche dai borghi italiani, ognuno segnato da peculiarità uniche, utilizzando magari per potenziare il cicloturismo, le vecchie linee ferrate dismesse.

Oscar De Montigny si è soffermato nel rilevare come la sostenibilità sia un concetto antico e che per ampliarne i confini o l’effettiva oggettivazione nella nostra società sia necessario porre l’essere umano ed i suoi pensieri al centro, invece delle organizzazioni e dei loro interessi che spesso seguono i percorsi meno nobili di un certo tipo di finanza. Infatti la sua azienda ha cercato di creare dei meccanismi per cui all’applicazione di pratiche virtuose dal punto di vista della sostenibilità e di miglioramento personale, corrispondano una sorta di ricompense date dai servizi offerti dalla banca di cui è a capo. Quindi un diverso approccio ed una diversa concezione dei meccanismi tecnologici aiutano a corree il cammino della sostenibilità.

Ed a riguardo Andrea Tessitore ha affermato come la tecnologia sia la chiave di volta per una maggiore possibilità di applicazione di pratiche sostenibili perché consente la misurazione e quindi la verifica di ciò che si fa.

E’ evidente, ha detto lo stesso Tessitore, come nella ricerca della sostenibilità i grandi colossi debbano necessariamente investire maggiormente, per sanare magari decenni della propria storia, rispetto alle nuove imprese o start-up che possono impostare sin dall’inizio una direzione green ben definita. Ed è anche per questo che vanno valorizzate le realtà emergenti, come ha fatto lo stesso Tessitore che ha sovvenzionato un gelato probiotico di due giovani imprenditrici (un’italiana e l’altra siberiana), abbastanza conosciute in Russia per la loro idea innovativa, ma non in Europa.

Cinzia Malvini ha evidenziato, analizzando un altro aspetto del tema del convegno, come spesso il concetto di sostenibilità sia associato a quello di scomodità o di tristezza o non bellezza. Ma così non è. Ha inoltre aggiunto che la moda sui criteri di “autenticità” di un prodotto “ci abbia marciato un po’”, anche se, va detto, in passato contava il brand e non la reale provenienza geografica o chi avesse, ed in che condizioni, lavorato il prodotto. Oggi non è più così.

Ed i Green Carpet Fashion Awards della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) in collaborazione con Eco-Age, dimostrano l’attenzione data alla sostenibilità da parte del mondo della moda, con il primo premiato in assoluto che è stato Valentino, perché accanto al concetto di riciclo si staglia fortemente anche quello di recupero, che vuol dire gestire in maniera diversa il consumo-uso che si fa di un oggetto.

Federica Terranova ha poi asserito, seguendo questa linea, come la sostenibilità non vada fatta solo con la lotta ma anche cambiando i consumi e come il turismo sostenibile possa essere la chiave di volta per un’interpretazione etica del turismo in Sicilia.

L’intervento di Mario Boselli, ha rinviato a realtà più lontane , come quella cinese, in grado di riprendersi economicamente dalla pandemia in modo vigoroso e rapido ed anche di incominciare a porre le basi ad un progetto decarbonizzazione ventennale, con la Cina che rappresenta da un po’ di tempo un grosso sbocco d’acquisto per tante imprese italiane, con un potenziale di altri acquirenti costituito dai circa quattrocento milioni di abitanti che vivono in campagna o in situazioni marginali rispetto alle grandi reti economiche.

E sicuramente la lotta all’inquinamento che sembrerebbe, in una certa qual maniera, essere diventato un tema flebilmente considerato in Cina, è invece, come affermato dalla Dott.sa Scuderi, al centro delle attività di tutela delle acque, cura che costituisce l’unico modo per salvare davvero la qualità e la salubrità dei prodotti delle nostre campagne, che finiscono sulle nostre ed altrui tavole e che costruiscono quindi il nostro futuro.

 

 

 

 


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