CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
“TOPMINCHIATA!” IL “WEEKEND BESTIALE” DELLO “SCERIFFO” DI CATANIA
Pubblicato il 04 Maggio 2025
Asini e picciriddi Dio li aiuta.
Dio ci ha aiutato perché non c’è stata per fortuna nessuna scossa sismica, nessun incendio, nessuna ambulanza in emergenza. Grazie Dio, gli altri scelgano se siamo di fronte ad asini o picciriddi…. o entrambi…

Mentre la città era nel caos automobilistico, con scene da delirio collettivo, lui era in tribuna allo stadio. Come un Pogliese qualunque. E guardava soddisfatto i “risultati” di una “giornata bestiale”, o meglio di un weekend da incubo, che lo ha visto prima in “versione scupinu” sul lungomare e poi “guida” della performance delle militarista e inquinante delle “Frecce Tricolori” >(con annesso spot dei compagni di Legambiente, che spingono -involontariamente?- per una manifestazione-show tossico).
Insomma, un tributo fondamentale del “popolo della pace” (quel mix di manipolazione, qualunquismo ed egoismo sociale in cui il catanese si esalta), che è accorso in massa e non solo da Catania.
“Enzo” Trantino, il sindaco dei catanesi, prosegue, quindi, nel suo “percorso mediatico” fatta di una narrazione parallela e di una città parallela. Una città che non esiste, o meglio che esiste soltanto nella sua propaganda da terza elementare, cui contribuiscono i suoi “yesman” (non pochi con concreti interessi professionali….) e quella parte di città ridotta da tempo a “curva da stadio”(curva dove è vietato il ragionamento, nello stile o quasi della “caserma” dell’antimafia di regime).
Lo avete visto in versione “torso nudo o quasi” sul lungomare a togliere rifiuti? Li avete sentiti quelli che sbeffeggiavano Enzo Bianco ai tempi della sua sindacatura per le performance con pennello sul lungomare? Li avete sentiti? No, perchè sono rimasti silenti, perchè nella “curva” si usa la “bandiera” in base alle convenienze del momento. La coerenza e l’onestà intellettuale del catanese è questa roba qua: roba per chi è vendita 24 al giorno.
Poi è arrivata la domenica piccolo borghese (con annesso compiacimento come ai tempi dei grattacieli degli anni Sessanta), con gli aerei sul naso delle masse arrivate dal “ventre” della città e da tante altre parti. Insomma, una massa umana “planata” sulla città, con effetti facilmente prevedibili. Tranne che per i “competenti” di Palazzo: quali piani di viabilità sono stati elaborati e realizzati? Quali strumenti per il trasporto urbano? Non so: quante navette, quanti taxi, quanti mezzi pubblici? Il risultato è stato il caos. Ma Lui era allo stadio. Attaccato al telefono, come fa ogni giorno.
A questo punto: qualcuno chiederà conto al presidente della commissione viabilità? Lo conoscete Giovanni Curia, della lista Trantino? Conoscete suo padre che di recente ha commentato un nostro articolo sostenendo che il sindaco “disconosce i veri valori della vita”.
A proposito: dopo le paginate di propaganda per i nuovi vertici della polizia municipale, qualcuno chiederà conto ai “tutori dell’ordine”, un ordine che tanto piace nel centrodestra come nel centrosinistra. Un ordine -forse un giorno lo capiranno- che serve unicamente per colpire in basso, mentre Catania viene come sempre svenduta ad interessi privati. Un ordine-burla che forse proprio per questo piace a lor signori.

iena marco benanti



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