Affari di giustizia e “circolo degli amici” di Catania, lo scandalo del tribunale lavoro: l’ultima missiva dell’avv. Ignazio Maccarrone. Voce nel deserto…in mezzo ad una marea di indifferenti!


Pubblicato il 31 Agosto 2013

Pubblichiamo una recente missiva del legale, che, assieme a pochissimi, lotta contro una vergogna assoluta, nell’italietta che “‘s’indigna” secondo le piccole convenienze del momento..ecco un recente nostro articolo sul caso

(.http://www.ienesiciliane.it/cronaca/11941-catania-lo-scandalo-del-trasferimento-del-tribunale-lavoro-bianco-annuncia-la-rescissione-del-contratto-mentre-il-trasloco-e-quasi-finito.html)

ed ecco la lettera

“Riassumo qui di seguito alcuni aspetti giuridico-formali inerenti il contratto stipulato fra il Comune e la Domus Enterprice per allocare il Tribunale del Lavoro.1) L’Avv. Marco Petino ha stipulato il contratto di locazione ai sensi dell’art. 51, comma 3°, lett. C della L. N° 142/1991. L’art. 56 della stessa legge prevede che nella determina dirigenziale che è propedeutica alla stipula del contratto siano indicati criteri con cui è stata scelta la Ditta.Ovviamente manca qualunque indicazione ai criteri di scelta della Ditta essendo stata quest’ultima segnalata dall’ex Presidente della Corte di Appello, Marletta.2) Nella determina dirigenziale del 16/02/2010 a pag 3 è specificato che nelle more della definizione del procedimento attivato presso il Ministero di Giustizia con le note del 30/10/2009 prot. 248830 e del 20/01/2010 prot. 15489, volto ad ottenere il pagamento diretto al proprietario dell’immobile di via Guardia della Carvana del canone di locazione, il Comune di Catania anticiperà tali somme in attesa di essere poi rimborsato dal Ministero di Giustizia. A tutt’oggi il Ministero di Giustizia non ha avallato tale procedura e pertanto il canone di locazione pari ad Euro 800.000, 00 verrà pagato dal Comune di Catania.3) 3) Nel contratto di locazione è specificato che il canone di locazione è stato determinato in considerazione dei lavori richiesti per trasferire Tribunale e Corte d’Appello –Sez. Lavoro. Poiché la Corte di Appello, giustamente non ha accettato di trasferirsi in locali per civile abitazione, il contratto può essere risolto ai sensi dell’art. 1467 c.c. per eccessiva onerosità sopravvenuta.4) 4) Vi è un’evidente responsabilità contabile dell’Avv. Marco Petino, che ha sottoscritto un contratto senza che vi fosse la copertura finanziaria.5) 5) Vi è un’evidente responsabilità dei funzionari dell’Asp che hanno rilasciato l’abitabilità in locali totalmente inidonei, ma vi è anche la responsabilità dei funzionari che hanno avallato tale trasloco in locali privi di garanzie di sicurezza.Ad oggi il trasloco sta andando avanti con fascicoli che vengono allocati nelle stanze e con il mobilio, ovviamente tutto nuovo, portato da alcuni corrieri, perché non si sa mai che i Magistrati usino dei mobili vecchi. Mi sovviene ciò che era stato detto in Campagna Elettorale. La Dott.ssa Acagnino, aspirante Sindaco, dichiarò che era uno scandalo il trasferimento del Tribunale del Lavoro da via Verona in Via Guardia della Carvana. L’ex Sindaco, Avv. Raffaele Stancanelli, responsabile della stipula del contratto, dichiarò che era uno scandalo il trasloco del Tribunale del Lavoro in via Guardia della Carvana, l’attuale sottosegretario alla Giustizia, Berretta, dalle pagine de La Sicilia dichiarò che era uno scandalo il trasferimento del Tribunale del Lavoro in via Guardia della Carvana Stranamente oggi l’ineffabile sottosegretario alla Giustizia, Berretta, evidenziando scarsa memoria, si genuflette al volere dei Magistrati , avallando il trasferimento del Tribunale del lavoro nei locali e luoghi che egli stesso aveva dichiarato essere inadeguati e dimostrando, qualora ve ne fosse bisogno, come sosteneva Sciascia, che i quaquaraquà si annidano numerosi nella nostra società. In ultimo l’attuale Sindaco, Avv. Enzo Bianco, che in Campagna Elettorale ha visitato i luoghi ed ha pubblicamente dichiarato che qualora fosse diventato Sindaco avrebbe risolto il contratto, a tutt’oggi non ha dato seguito a quelle promesse. Recentemente ho invato in data 25/06/2013 una e-mail all’Uffico Stampa del Sig. Sindaco, in cui ho chiesto di dimostrarmi che lui fosse il primo cittadino di Catania e soprattutto di mantenere la parola data in Campagna Elettorale.Attendo notizie, sperando di poter dire che finalmente a Catania abbiamo un Sindaco che mantiene ciò che promette. Purtroppo siamo a Catania ove i Signori Magistrati che dovrebbero tutelare ed evitare la violazione delle norme processuali e la liceità delle procedure amministrative, quando una interessanza personale non si fanno scrupoli di violarle. Il trasferimento del Tribunale del Lavoro da via Verona in Via Guardia della Carvana è emblematico di come vanno sperperati Euro 800.000,00 annui per dei locali inadeguati ed il cui spazio è la metà di quello di Via Verona, ove si pagano Euro 350.000, 00 annui. Tali costi dovremo pagarli noi cittadini Catanesi giàò ampiamente vessati. Però i Magistrati vogliono questo trasloco e noi comuni cittadini chi siamo per opporci al volere delle Loro Signorie?Egr. Sindaco, Avv. Enzo Bianco, se ci sei batti un colpo! ATTENDO FIDUCIOSO, MA PURTROPPO QUESTO NON E’ UN FILM AMERICANO CHE SI CONCLUDE SEMPRE BENE E DOVE VINCONO I GIUSTI E GLI ONESTI. QUESTO E’ UN FILM DELLA SOLITA CATANIA (E QUINDI IL TRASLOCO SI FARA’).Avv. Maccarrone Ignazio.P.S: La prego di voler pubblicare per intero questa mia missiva perché solo gli onesti possono parlare senza nulla temere.Avv. Maccarrone Ignazio”.


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