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Caso Pfizer, domani venerdì 14, incontro in prefettura. I sindacati chiederanno che l’azienda venga convocata
Pubblicato il 13 Marzo 2025
Filctem-CGIL, Uiltec-UIL, Femca-CISL, UGL-Chimici e Fialc-CISAL
Comunicato stampa
Cresce l’allarme tra i lavoratori dello stabilimento Pfizer di Catania, nuovamente a rischio di essere escluso dal network produttivo della multinazionale farmaceutica.
I sindacati chiedono risposte concrete e investimenti per garantire continuità occupazionale. Domani venerdì 14, alle ore 11, è previsto un incontro in prefettura; i sindacati chiederanno al prefetto di convocare l’azienda affinché sia avviato un confronto costruttivo.
Stamattina, intanto, davanti ai cancelli dello stabilimento, si è tenuto un presidio promosso da Filctem-CGIL, Uiltec-UIL, Femca-CISL, UGL-Chimici e Fialc-CISAL per denunciare l’assenza di investimenti e la mancanza di risposte sul futuro del sito.
Negli ultimi anni, il progressivo depotenziamento dello stabilimento ha sollevato serie preoccupazioni. Dal 2022, il taglio di 130 dipendenti e la fine di circa 100 contratti interinali hanno già ridotto l’occupazione. Inoltre, l’assenza di investimenti ha reso gli impianti obsoleti, penalizzando la competitività del sito rispetto ad altri stabilimenti Pfizer.
A destare ulteriore incertezza è il piano di riallineamento dei costi della multinazionale, che potrebbe comportare nuovi tagli e ridimensionamenti. Si aggiungono poi le voci sulla possibile cessione dell’unità Pfizer Hospital, specializzata in farmaci ospedalieri, settore in cui Catania è fortemente coinvolta. Infine, il focus crescente di Pfizer sulla biotecnologia rischia di rendere lo stabilimento etneo marginale nel futuro assetto produttivo del gruppo



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