Catania tra le prime quattro realtà italiane scelte dalla celebre scuola di musica ”Saint Louis” per offrire ai giovani siciliani l’opportunità di restare nell’Isola


Pubblicato il 15 Dicembre 2023

Dopo Roma e Milano, il Saint Louis College of Music punta sulla provincia di Catania e firma un accordo con la MeO School

Il maestro Paolo Li Rosi: «Così aiutiamo i nostri giovani a restare in Sicilia, con un consistente risparmio per le loro famiglie»

Offrire ai giovani siciliani un’opportunità in più per restare nella propria terra, dove poter coltivare quella passione per la musica che altrimenti li costringerebbe a lasciare l’Isola. È l’obiettivo dell’accordo firmato tra il Saint Louis College of Music e la MeO School del maestro Paolo Li Rosi. La scuola di alta formazione musicale, autorizzata dal MUR, con sede a Roma, ha deciso di aprire le sue porte, oltre che a Milano, anche in altre regioni italiane e di puntare sulla Sicilia, scegliendo la provincia di Catania, con le due sedi di Licodia Eubea e San Giovanni La Punta. Canto pop-rock, pianoforte, tastiere, chitarra, basso, batteria, ear training. Grazie alla convenzione, gli studenti avranno la possibilità di frequentare, a pochi chilometri da casa, il percorso pre-accademico, perfezionare la propria tecnica e iniziare a porre le basi per la loro carriera professionale, per proseguire poi i propri studi nei percorsi accademici di primo e secondo livello del Saint Louis.

Un progetto che vede Catania tra le prime quattro realtà italiane scelte dalla celebre scuola di musica.

 «Offriamo nuove possibilità a tutti quei ragazzi, tra i 12 e i 17 anni, che vogliano fare della musica un percorso di studi e di vita – ha spiegato il direttore del Saint Louis College of Music, Stefano Mastruzzi, volato nel capoluogo etneo per la presentazione dell’accordo –, preparandosi sin da subito per le prove di ammissione, sia all’interno della Meo School, sia con corsi speciali offerti dal Saint Louis».

In tal modo, al termine delle scuole superiori, gli studenti avranno già la preparazione necessaria per accedere ai corsi accademici, senza perdere altri preziosi anni di studi.

«Sono orgoglioso di poter dare una chance in più ai giovani della mia terra – ha detto il maestro Paolo Li Rosi, direttore della MeO School – e di alleggerire il peso economico delle famiglie che, per i primi anni, non dovranno sostenere le spese per l’iscrizione e il mantenimento dei figli a Roma. Un risparmio consistente per tanti genitori e per questo ringrazio doppiamente il maestro Mastruzzi».

Nel corso della conferenza sono stati illustrati anche i dettagli della collaborazione tra la MeO School e l’Associazione italiana persone Down, con la creazione di un corso di musica e arte, come strumenti riabilitativi e terapeutici, e la partecipazione dei ragazzi a spettacoli e produzioni della scuola di musica catanese.

«Sarà un momento di crescita per i nostri ragazzi – ha fatto sapere la presidente dell’AIPD, Aida Fazio – e noi ne siamo felici. I nostri giovani hanno uno spirito libero e amano tutto ciò che è arte, musica e teatro. Aprire questa finestra, non può che fargli del bene e accrescere la loro identità».

Alla conferenza hanno preso parte, oltre al maestro Stefano Mastruzzi e al maestro Paolo Li Rosi, il maestro Giovanni Candia, responsabile dei corsi pre-accademici Pop e Jazz, Katia Schirò del direttivo della sezione provinciale di Catania dell’Associazione italiana persone Down e l’assessore alle Pari opportunità del Comune di San Giovanni La Punta, Giovanni Petralia.


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