La Lega si abbatte sul fotovoltaico in Sicilia. Dura la replica di Raffaele Lombardo che scrive a Napolitano


Pubblicato il 22 Ottobre 2011

La Lega Nord torna a scagliarsi contro il Meridione. E lo fa con una norma inserita nella bozza del decreto sviluppo di cui parla www.blogsicilia.it La testata giornalistica online sottolinea come il provvedimento in questione ha fatto riesplodere il conflitto tra le regioni meridionali e il governo nazionale. Parliamo di quella sorta di “perequazione” dal sapore leghista secondo cui alle regioni del Nord andrebbe riservata la fetta maggiore di incentivi per l’energia fotovoltaica: i sussidi elargiti al fotovoltaico varieranno secondo le zone climatiche, diminuendo nelle regioni più soleggiate e aumentando in quelle con condizioni meteorologiche più sfavorevoli.Una idea che ha fatto saltare i nervi anche ad esponenti della stessa maggioranza. Solo ieri il senatore del Pdl, Enrico La Loggia l’ha definita “insensata” e dettata da “una logica strampalata”. Oggi scende in campo il governatore siciliano, Raffaele Lombardo. E lo fa con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al premier, Silvio Berlusconi, al ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a tutti i governatori delle regioni meridionali e a tutti i parlamentari siciliani.Nella missiva Lombardo scrive a chiare lettere che il fine di questa misura è di “ridurre gli incentivi alle regioni meridionali“. Cosa che determinerebbe una politica energetica “discriminante” a scapito del Sud. “Tale politica” scrive Lombardo ” sarebbe peraltro in pieno contrasto con la politica energetica nazionale, in quanto come osservato più volte dalla Regione Siciliana in sede di conferenza Stato-regioni, da un lato lo Stato tramite l’approvando decreto sul burden sharin chiede alle regioni meridionali un forte contributo nella produzione di energie da fonti rinnovabili per raggiungere gli obiettivi europei nell’ottca del c.d 20-20-20, dall’altro lo stesso territorio risulterebbe penalizzato dalla riduzione degli incentivi”.Il governatore siciliano manifesta dunque “vivo disappunto per l’incredibile proposta” e invita i vertici dello Stato e del governo ad intervenire immediatamente per eliminare una norma che si tradurebbe “nell’ennesima discriminazione a danno delle regioni del Sud Italia”.Nel malaugurato caso che la norma venisse approvata, conclude la lettera, la Regione siciliana si riserva ogni azione per ribaltare “la scelta nefasta” 


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