Lavoro: Sicilia maglia nera


Pubblicato il 26 Agosto 2011

 sindacaChi trova un lavoro trova un tesoro. Cerchiamo di sdrammatizzare, ma davvero la questione occupazionale è diventata quasi un incubo per tanti, in particolare per i giovani. Che sono in un paese governato da vecchi come l’Italia l’anello debole di un sistema che fa acqua da tutte le parti. A cominciare dalla sua classe dirigente: un disastro amministrativo in servizio permanente effettivo.

Ecco allora i dati del marasma:
secondo un’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato, l’Italia ha il record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: sono 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d’età è del 29,6% rispetto al 21% della media europea.

Il dato si aggrava nel Sud d’Italia dove, rispetto alla media del 15,9%, il tasso sale al 25,1% pari a 538.000 giovani disoccupati. La Sicilia è la regione con la maggior quota di disoccupati under 35, pari al 28,1%, seguita da Campania (27,6%), Basilicata (26,7%), Sardegna (25,2%), Calabria (23,4%) e Puglia (23%). Le condizioni migliori in Trentino Alto Adige, dove il tasso di disoccupazione tra 15 e 34 anni è contenuto al 5,7%; seguono Valle d’Aosta (7,8%), Friuli Venezia Giulia (9,2%), Lombardia (9,3%) e Veneto (9,9%).

A leggere il dato cittadino, le performances peggiori sono quelle di Carbonia-Iglesias dove i giovani under 35 in cerca di occupazione sono il 38% della forza lavoro. Seguono a breve distanza Agrigento (35,8%) e Palermo (35,7%). La provincia migliore da questo punto di vista è Bolzano dove i giovani senza lavoro sono il 3,9%.

Che fare? Le imprese italiane denunciano la difficoltà a reperire il 17,2% della manodopera necessaria. C’è evidentemente un problema di formazione e di impostazione della scuola: ma quando è stato mai affrontato seriamente il problema? Riforme vere, capaci di risolvere il problema, non sono arrivate, malgrado la propaganda governativa. Ma c’è di più: come funziona in generale il sistema della formazione in Italia e in Sicilia? A chi serve? Troppe distorsioni, troppi “nodi irrisolti”, quindi, mentre da anni l’emigrazione è tornata ad essere un realtà dolorosa per decine di migliaia di persone, soprattutto giovani in cerca di una vita dignitosa, soprattutto lontano dal Sud. A quando un cambio vero di direzione?


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]