“PASTICCIO ALLA POGLIESE”: NUOVO EPISODIO DELLA “COMMEDIA ALL’ITALIANA” TARGATA FRATELLI D’ITALIA!


Pubblicato il 10 Novembre 2023

Quel “pasticcione” di Salvo Pogliese (già sindaco di Catania) non si smentisce mai: dopo i “pasticci” che gli hanno procurato una condanna (in appello la pena è stato ridotta nel cosiddetto processo delle “spese pazze” all’Ars, si attende l’esito in Cassazione) nelle ultime 24 ore ha fatto conoscere il meglio di sé anche in Parlamento. Su un emendamento (ribattezzato addirittura “salva corrotti”) presentato e poi ritirato, è nato un caso, finito con la tirata moralistica addirittura di Giuseppe Conte (uno che per il Potere, a parte il mostro di Loch Ness, è apparso disposto a fare alleanze con chiunque).

Ecco le nostre personale ipotesi di lettura del “fatto-commedia”.

  1. “Lettura comunista”: l’emendamento, a firma del senatore Pogliese e altri di Fratelli d’Italia- incideva su un decreto attuativo della legge Severino che esclude dalla pubblica amministrazione coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per una serie di reati, fra cui peculato, concussione, corruzione. Insomma, con questa modifica coloro che si trovano in questa condizione potrebbero aspirare agli incarichi ad ogni livello nei comuni, concorrendo alla nomina anche a direttore e segretario generale. “…La vicenda assume connotati ancor più vergognosi se si pensa che Pogliese è un ex sindaco ed è in attesa di giudizio in Cassazione in un procedimento penale a suo carico proprio per uno dei reati contro la PA…” Parole del capogruppo in commissione giustizia in Senato del M5s Ada Lopreiato. Ma -aggiungiamo noi- il “comunismo non passerà”, nemmeno dall’ “Empire”, pardon da Catania.

Tradotto: “Silvio” Pogliese -superando anche Berlusconi con un’iniziativa “ad personamissima”-avrebbe tentato di agire pro domo sua. Incredibile, non credibile. Ma solo “comunisti” e “affini” avrebbero potuto pensarlo.

  1. “Lettura all’italiana”: Salvo Pogliese, “carusazzo” della “Catania bene”, si sarebbe confuso: non è che in Senato, come già accaduto all’Ars per le “spese pazze”, ci si può comportare nelle vesti di organizzatore di serate in discoteca? Ma noooo. E allora, ipotizziamo: è stata una “ragazzata”, frutto magari -come si dice dalle parti dell’Etna- della “carusanza”. Nulla di più.
  2. “Lettura classe dirigente italiana”: spiegazione ufficiale di Pogliese (“si è tratttato di un errore materiale”), tutto qui. Ritirato, l’emendamento. Spieghiamo noi allora: sono scarsi. Non fascisti (i fascisti avevano una loro cultura, un loro livello e concezione dello Stato) ma proprio scarsi. Della scarsezza della borghesia più ignorante d’Europa, la borghesia italiana. Quella catanese, poi, è fuori concorso perchè è qualcosa che va al di là del bene del male. ”Abbiamo beccato Fratelli d’Italia con le mani nella marmellata”-ha commentato Giuseppe Conte- “la vergogna li ha sopraffatti e hanno dovuto annunciare il ritiro”. Fine -per il momento-dell’ episodio della commedia all’italiana.

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