Politica alla catanese, Misterbianco,”tsunami” nella giunta Di Guardo: il vicesindaco Santapaola e l’assessore Panepinto “sfiduciano” il sindaco!


Pubblicato il 09 Luglio 2014

Caspita che “botta”!

di Ignazio De Luca iena politica misterbianchese

Il primo gennaio 2014 con l’articolo ” Misterbianco: Ma quante ne combinano in questo comune?” pubblicato su LinkSicilia, con a corredo la significativa locandina del lavoro teatrale “aggiungi un posto a tavolo” di Garinei e Giovannini, cessavamo di occuparci dei fatti di Misterbianco..per sfinimento.
Infatti, malgrado che da oltre nove mesi denunciassimo violazioni industriali del codice degli appalti, in particolare dell’art. 125 commi: 8,11,12 e 13 mediante la creatività e la “spirtizza amministrativa” di alcuni funzionari del comune (il primatista assoluto e inarrivabile di questa speciale classifica risultava l’ing. Vincenzo Orlando) ci eravamo stufati di dovere scrivere sempre della stesse storie di ordinaria mala amministrazione.

Il nono giorno di luglio 2014 torniamo, volentieri, ad occuparci del comune di Misterbianco perché come annunciamo nell’occhiello : un vero e proprio “Tsunami” spazza la giunta del “sindaco sceriffo” Massaru Di Guardo, con le dimissioni del vice sindaco e assessore Carmelo Santapaola e dell’altro assessore Orazio Panepinto. Sia l’ex vice sindaco con la lista civica Unione per Misterbianco con il 7,80% dei consensi, che l’ex assessore con l’altra lista Misterbianco Libera con il 7.10% delle preferenze, erano state entrambe determinanti per l’elezione a primo cittadino di Di Guardo.

EPPURE…
Come quei teatranti che non si rassegnano a congedarsi dal palcoscenico, che calcarono da grandi protagonisti, applauditi da osannanti platee, e, sul viale del tramonto mendicano una scrittura anche di secondo piano, pur di continuare a calcare la scena, così il sindaco Di Guardo, si era illuso che come negli anni novanta, “co peccuru di sinnucu sceriffo”, armato e schermato dalla fascia tricolore a tracolla, occupava terreni da adibire a discarica o impianti sportivi di cui la città era priva, nella stolida convinzione che altri sindaci avrebbero dovuto risarcire i legittimi proprietari spogliati dei loro averi, per gli improvvidi atti amministrativi emanati, travestiti da contingibilità e urgenza.

Così nel 2014..
Credeva, si era illuso di poter perpetrare atti politici dispotici, per piegare giunta e consiglio comunale ai suoi personali accordi politici.
Succede così che con un serie infinita di irregolarità procedurali, nonché di scarsa considerazione della prassi politica si convochi un consiglio comunale, che andrà deserto in prima e seconda convocazione; punto all’ordine del giorno: “richiesta annullamento in autotutela del decreto n. 222/2009 del dipartimento regionale ambiente e di tutti gli atti derivanti”.
Tradotto dal burocratese: annullamento dell’autorizzazione all’ampliamento della discarica.

Correttamente ..
Vice sindaco e assessore dimissionari avevano fatto notare al “sindaco sceriffo” Massaru, che l’atto politico non rientrava nelle competenze del consiglio comunale di Misterbianco ma di Motta Sant’Anastasia.
Invece bisognava porre all’ordine del giorno la revisione dello strano accordo siglato qualche mese fa con un altra società per la raccolta dei rifiuti.
Risulta, infatti, dalla munnizza giacente in tutta Misterbianco, che con l’aumento del caldo, comincia a “fetere”, ché la società incaricata a svolgere il servizio è inadeguata non avendo il giusto numero di auto mezzi per la raccolta.

Apriti cielo!
Come il padre padrone che ritiene di poter ancora essere, Di Guardo sabato scorso sfiducia il vice sindaco Santapaola, colpevole ai suoi occhi di sindaco con la stella appuntata sul petto, di non aver fatto intervenire in consiglio, i civici dell’unione  per Misterbianco.

Capita l’antifona e magari per far intendere al “sindaco sceriffo” che il tempo è inesorabile e passa per tutti, nella notte di lunedì, dimissionari, dissidenti e consiglieri stufi di questo modo di fare politica hanno costituito un gruppo consiliare formato da 10 consiglieri: “Vivi Misterbianco Libera”.

La neonata formazione, forte e coesa, si dice pronta ad un’opposizione costruttiva, che valuterà atto per atto e deciderà nell’esclusivo interesse dei misterbianchesi. Non esiste dubbio sul ruolo guida che assumerà “Vivi Misterbianco Libera”in consiglio comunale, si prepari il “sindaco sceriffo” a dosi massicce di biochetasi per mandare giù i molti bocconi amari che dovrà ingoiare.
Anzi, azzardiamo: riuscirà a completare la legislatura?


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