Politica “Piddì-Art4-Dc”, caso Motta S. Anastasia e discarica, dal circolo: “con i nuovi arrivi emorragia di tesserati e abbandono di esponenti storici”


Pubblicato il 04 Marzo 2015

Il coordinatore Antonio Caruso sottolinea che da sempre sono state assunte delle posizioni ben precise e nette per la chiusura di Tiritì, mentre le “new entry” non pare siano sulla stessa “lunghezza d’onda”…

ecco quanto si comunica:

“alla luce degli ultimi eventi che hanno visto la confluenza di numerosi esponenti di compagini politiche fino a pochi giorni fa avversarie del PD, sia in sede locale ma, a volte, anche in sede regionale/nazionale, riteniamo doveroso precisare alcune cose.

Il Circolo di Motta viene coinvolto, suo malgrado, pesantemente, soprattutto dalla confluenza degli esponenti di Articolo 4, Sudano e Sammartino, all’interno del Partito Democratico. A nostro modesto parere prima di prendere decisioni di questo tipo la nostra Dirigenza avrebbe dovuto consultare per tempo i Circoli locali, avviare una profonda riflessione politica, discutere sull’opportunità di imbarcare esponenti che, soprattutto nella comunità locale creano forte imbarazzo tra i nostri elettori, iscritti, simpatizzanti e cittadini in genere.

Ricordiamoci, qualora ce ne fosse bisogno, che il nostro Comune è reduce da una campagna elettorale che ha visto due esponenti del Circolo PD, Festa e Capuana, impegnati contro un candidato sindaco appoggiato proprio dal tandem di Articolo 4. Uno dei temi della campagna elettorale, diciamo il principale, venne giocato sulla discarica di contrada Tiritì. I nostri candidati sposarono pienamente la presa di posizione del Circolo locale, da anni impegnato, insieme ai Comitati spontanei di protesta popolare, in una aspra battaglia a favore della definitiva chiusura della discarica e della bonifica del territorio.

Non ci è sembrato che tale mole di impegno sia stato perseguito dagli Onorevoli Sammartino e soprattutto Sudano che, nel frattempo, per l’intera campagna elettorale soggiornavano a Motta Sant’Anastasia, non si accorgevano della puzza proveniente dalla discarica e appoggiavano, con largo dispendio di energie, il candidato sindaco nostro avversario.

Qualora, come apprendiamo dagli organi di stampa, questi new entry dell’ultim’ora, hanno già la tessera del nostro Partito, sappiano che la linea politica del Circolo non è cambiata e che in ogni caso siamo e restiamo all’opposizione dell’attuale Sindaco e della sua Giunta. Giunta e Sindaco che in tutti questi mesi di governo cittadino si sono dimostrati assai poco capaci di affrontare le vere urgenze di un Comune che viene riconosciuto nell’immaginario collettivo soprattutto e purtroppo ancora una volta per la mega discarica che, di fatto è da ritenersi illegale.

Un sindaco vicino al Circolo me lo aspetto con la fascia tricolore in mezzo alla SP13, supportato dagli esponenti di Articolo 4 (neo PD), bloccare la processione di autocompattatori che sversano continuamente sul nostro territorio spazzatura proveniente da mezza Sicilia. A tutt’oggi tutto ciò non mi risulta. Eppure Articolo 4 sembrerebbe sciolto dentro il PD con tanto di prima fila al PD-Sicilia 2.0 di domenica scorsa. Non dimentichiamoci che, come PD, solo a Giugno 2014, contestammo a Motta Sant’Anastasia, in una manifestazione pubblica, insieme ai nostri Dirigenti Provinciali e ai nostri candidati sindaci, Daniele Capuana e Danilo Festa, proprio quel sindaco, appoggiato da art.4, che di fatto aveva dato ancora parere positivo sulla discarica alla recente conferenza dei servizi sui rifiuti tenutasi pochi gg. prima a Palermo. Poi, come sappiamo, scattarono le manette per i proprietari della stessa discarica e per il funzionario regionale Cannova.

Tutto questo modo di procedere da parte della nostra Dirigenza, con scelte che scavalcano e non tengono in considerazione le situazioni locali, i circoli, i militanti e tutti coloro che con passione ci mettono le loro facce sul territorio, rischia di fare allontanare una considerevole massa critica sana del nostro partito. Noi stessi siamo testimoni dell’emorragia di tesserati e dell’abbandono di esponenti storici e di spicco del nostro Circolo alla notizia di tali confluenze.

Ribadiamo l’invito alla Segreteria Provinciale e Regionale ad avviare un rapido confronto coi Circoli coinvolti, affinché si possa giungere ad azioni condivise e non a semplici annunci a mezzo stampa, quando già le decisioni sono state già prese e di conseguenza appaiono come calate dall’alto.

Questa non è affatto Democrazia. Rileggiamoci lo Statuto per favore. In ogni caso la politica del Circolo di Motta Sant’Anastasia, malgrado i nuovi passeggeri saliti a bordo del vascello PD-Sicilia, non cambia.

 

                                                                           Il Coordinatore di Circolo

                                                                                  Antonio Caruso.”

 

 

 


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