Fipe Confcommercio Catania boccia la Ztl del centro storico


Pubblicato il 19 Ottobre 2022

«Senza progettualità serve solo a fare cassa. Meglio riaprire durante la settimana»

Un progetto che non ha mai convinto e una sperimentazione che si è rivelata fallimentare. Arriva la bocciatura di Fipe Confcommercio Catania alla Ztl del centro storico, una zona a traffico limitato che, secondo quanto afferma il presidente dei ristoratori catanesi, Giovanni Trimboli «sembra servire solo a fare cassa a discapito di ignari avventori, spesso ingannati da una segnaletica poco in vista e soprattutto poco chiara».

Nelle città in cui viene attuata correttamente, la Ztl valorizza il territorio facendo riscoprire il piacere di passeggiare senza auto e in piena sicurezza.

Quello che non accade a Catania, secondo la federazione etnea dei pubblici esercizi, dove «ci si aspettava di vedere in programma mercatini, manifestazioni e incontri culturali, mentre invece c’è solo il deserto, per non dire il nulla».

La gestione da parte dell’Amts sarebbe poco attenta e la visione da parte dell’amministrazione comunale poco chiara e senza progettualità.

«Per questo – spiega Trimboli – crediamo che si possa iniziare a considerare la possibilità di tenere la Ztl attiva solo nel fine settimana e riaprire al traffico negli altri giorni, soprattutto nell’area di piazza Scammacca e nelle vie limitrofe».

Senza contare il fatto che, nelle zone della movida, l’avvento della Ztl avrebbe, al contrario, creato una condizione di poca sicurezza, con auto e motorini che scorrazzano indisturbati tra tavoli e sedie «senza che nessuno si preoccupi di presidiare le aree con pattuglie che garantiscano l’ordine pubblico».

La Fipe Confcommercio lamenta, infine, la mancanza di confronto nel concordare gli orari di carico e scarico delle merci, che non sarebbero compatibili con le esigenze di decine di attività commerciali.

«Ci auguriamo – conclude Trimboli – che il problema venga affrontato in tempi rapidi. Questa città ha urgente bisogno di una guida politica forte e competente, perché ogni giorno che passa il prezzo da pagare diventa sempre più alto».


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