Immigrazione&Emergenza profughi, Giovanni La Via(AP/PPE): “risorse europee per coordinare le azioni di intervento e rafforzare Europol”


Pubblicato il 14 Aprile 2016

In tre anni, 700 milioni di euro per fronteggiare la crisi

L’emergenza umanitaria chiama ancora l’Europa. Le misure adottate fino ad oggi non appaiono più sufficienti a fronteggiare il dramma dei migranti e dei rifugiati, con un flusso ininterrotto che necessita strumenti adeguati di intervento. Ammonta a 700 milioni di euro nell’arco di tre anni-300 milioni nel 2016 a cui si aggiungerebbero 200 milioni nel 2017 e 200 milioni di nel 2018- la dotazione finanziaria stabilita con il voto di oggi sul bilancio europeo, che prevede per la prima volta un sostegno per situazioni emergenziali per paesi europei, e non extra Ue.Una boccata d’ossigeno dunque dovrebbe arrivare alla Grecia, come all’Italia, le due “sponde” ormai sature, non più capaci di autogestire il fenomeno senza un approccio strategico e condiviso.

La proposta di risoluzione del Parlamento europeo di fatto avalla e si prepara a rendere operativo la proposta di modifica del bilancio UE 2016, della Commissione europea. Uno strumento “indispensabile”, lo definisce l’on. Giovanni La Via (AP/PPE), poiché “Le risorse fino ad ora attivate dall’Europa si sono rivelate insufficienti a gestire una crisi di tale portata”. Azioni mirate e concrete, dunque, per “Attivare gli aiuti e il coordinamento interno tra gli Stati, anche in vista della delocalizzazione dei migranti, non più rinviabile, così come – aggiunge La Via– il rafforzamento dell’organico del centro antiterrorismo di Europol, presente sul territorio con un importante dispiegamento di mezzi, a cui bisogna garantire massima efficacia e sostegno. Non possiamo girarci dall’altra parte, tutta l’Europa – dice l’eurodeputato – e non solo i Paesi di frontieraè responsabile di quanto accade”. In questo senso, il Parlamento ha poi esortato la Commissione a escludere dall’obiettivo di riduzione del 5% dell’organico tutte le agenzie che operano nell’ambito della migrazione e della sicurezza, in quanto registrano una carenza di personale visto l’enorme aumento del carico di lavoro e dei compiti nel corso degli ultimi due anni, invitando a garantire un equilibrio tra le agenzie competenti in materia di giustizia e affari interni.

Una regia unica, volta alla solidarietà, e al sostegno a chi viene accolto e a chi accoglie, ma con “Grande attenzione per la sicurezza e la libertà dei nostri cittadini, attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive” – conclude La Via- è lo spirito che sottende la proposta e in generale una politica responsabile, su cui non può non fondarsi l’Unione europea.  


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