L’attualità del pensiero socialista liberale


Pubblicato il 15 Novembre 2020

Secondo una nota metafora ideata dai socialdemocratici il capitalismo è una pecora che andava tosata per redistribuire la ricchezza e ripartire il benessere secondo principi di equità sociale. Forse ,però, questo sviluppo del capitalismo e delle magnifiche sorti progressive del liberismo si è lacerato se non interrotto ,cosi “la pecora capitalistica” si è indebolita.
E’ entrato in crisi un ordine mondiale e il compito dei socialisti è stato quello di non aver compreso per tempo non solo in Italia ma in tutta Europa che la   speculazione finanziaria” è diventato il nuovo mostro o padrone che tiene in piedi il neo capitalismo liberista. Persino in Europa abbiamo avuto il laburismo di Blair che invocava una fede incrollabile nell’economia finanziaria e in Italia ci sono stati seguaci ed epigoni con metodi dilettanteschi che hanno fatto deragliare definitivamente la sinistra storica riformista o massimalista che dir si voglia.
Dopo gli anni della “grande slavina” di tangentopoli con i post comunisti e gli ex dc di sinistra che si sono distinti protagonisti delle nuove ricette del neoliberismo, facendo persino concorrenza e superando l’immatura destra italiana che ha coltivato meschini e particolaristici sogni monopolistici del primo berlusconismo.  Però non decade e anzi oggi ritorna ad essere il socialismo liberale il contenuto della proposta politica che ,pur non intaccando la libertà di iniziativa economica, sia in grado di garantire la giustizia sociale,  e possa rimediare alle storture del sistema capitalistico.
D’altronde se pensiamo alla grave crisi fiscale che vive l’Italia l’opportunità della tassazione procura ingenti risorse ma, purtroppo , è un lievito spesso di nuove iniquità sociali poiché c’è, da un lato una forte pressione fiscale, e dall’altro, un’ alto livello di evasione. Parlando della socialdemocrazia che è entrata in crisi continentale si segnala il fatto che il valore del pensiero sociale è stato messo in discussione con l’inizio del processo della cosiddetta  globalizzazione  che ha creato nuovi equilibri rispetto a quelli preesistenti dal dopoguerra.
Tuttavia è stata la social-democrazia che ha inventato lo Stato sociale che resta la più grande conquista di civiltà e protezione sociale della modernità. Oggi ,però, la socialdemocrazia deve sapersi rinnovare e modernizzare e non inseguire mediazioni al ribasso del “governismo compromissorio” che non mette in discussione ilconsumismo sfrenato, il materialismo economicistico che è la ricerca del  profitto fine a se stesso. Tutto ciò si fonda infatti sull’ etica egoista e ripudia quella solidaristica, e quindi, apre sempre la strada ad una destra qualunquista, illiberale ,integralista e sconclusionata che vince ma non sa governare perché ben che vada riesce ad ingrassare il capitalismo monopolista.  Si avverte oggi il bisogno di ritornare ad un sistema misto pubblico e privato che potrebbe essere la prima risposta alla crisi epocale del post pandemia.
Un progetto nuovo che non  intacchi la proprietà privata e la libertà di impresa ma ricominci a coltivare una nuova cultura d’impresa che chiuda la porta alla speculatori e ai faccendieri per indirizzarsi verso una crescita sana e un tipo di società nuova.  Oggi che ci sono nuove e immense risorse finanziarie che utilizzate al meglio per la crescita dello sviluppo economico costituiscono un’occasione unica e irripetibile.
Devono essere incrementate forme di produzione e di lavoro che si devono incentrate sulla spiritualità solidaristica e comunitaria. In tal senso bisogna ridare spinta al cooperativismo e alla democrazia economica; alla nuova mutualità e non legge del profitto; al valore sociale dell’imprenditoria; alla green economy che significa compatibilità ambientale pensando al futuro ; al  terzo settore che è volontariato, banche etiche, ONG non-profit. Occorre utilizzare gli investimenti a disposizione per mirati e massicci in quei settori da accompagnare persino da una attenta e minuziosa opera di rieducazione politico-culturale.
L’ossessione per il profitto materiale porta naturalmente alla mercificazione dell’uomo e al primato dell’individuo sulla comunità che produce l’effetto di giustificare l’interesse egoistico, la rendita parassitaria e il privilegio. La soluzione della cosiddetta decrescita felice è l’ultima grande illusione che si nutre di presupposti utopici e intrisi di anti-modernità. Invece bisogna puntare decisamente ad  una crescita armonica che equilibrata ,equa e solidale. Soltanto  il socialismo serba nella sua lunga tradizione una “credenza”  nella scienza, nella tecnologia e nel progresso. Occorre richiamarsi nuovamente alla competenza e allo studio non sottraendosi ai doveri solidarietà verso i propri simili, verso gli umili e gli oppressi, chiunque siano e ovunque si trovino.
Rosario Sorace.
 
 
 
 
 

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

4 min

riceviamo da “comunicazione Diocesi Acireale” COMUNICATO STAMPA Conferenza Episcopale Siciliana Il decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione IL VESCOVO RASPANTI: “I credenti appartengono alla comunità ecclesiale che condivide gli stessi valori spirituali” La Conferenza Episcopale siciliana ha promulgato il 14 Maggio scorso, nella festa di San Mattia apostolo, il decreto su esorcismi e preghiere […]

3 min

Erano stati stanziati 12 milioni di euro per la riqualificazione delle “Due Torri” in viale Biagio Pecorino /viale San Teodoro a Librino. Ma con i rincari dovuti al trascorrere degli anni, per arrivare all’obiettivo ora mancano circa quattro milioni di euro. In particolare, è la seconda torre a rischiare di essere ancora una volta lasciata […]

2 min

Al via la stagione della velocità del Dragon Boat. Da domani a domenica appuntamento internazionale di grande prestigio per il Dragon Boat Catania, che prenderà parte alla quinta edizione del Festival Internazionale di Barcellona 2024. Una kermesse che promette spettacolo ed emozioni sulle distanze dei 500 e dei 200 metri. Catania sarà in acqua sia negli Standard […]

5 min

Alla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia un momento di confronto tra operatori dei pubblici esercizi e la presentazione della seconda edizione della Giornata della Ristorazione che consentirà di sostenere la Caritas Italiana Da un lato i vantaggi di godere di nuove strategie per la promozione della propria attività, dall’altro le insidie che possono […]