Scandalo Iacp ed emergenza casa a Catania: il Pd si muove. Finalmente


Pubblicato il 12 Novembre 2011

Dopo annunci, balbettii, ritardi, reazioni polemiche alle notizie e alle critiche, il Partito Democratico di Catania prende posizione precisa di fronte allo scandalo dell’Iacp. Parole chiare, prese di posizione nette. Si attende soltanto che dalle parole si passi ai fatti, in particolare per la difesa di chi è stato defraudato dei suoi diritti. L’Italia dei furbi e degli “sperti” (nella foto la banda bassotti) dovrebbe, almeno questa volta, perdere. E’ auspicabile. Nel frattempo, il Pd chiede pulizia dentro l’Istituto e azioni decise della politica, che alla Regione, invece, sul tempo da tempo sonnecchia, nella migliore delle ipotesi. Ma ecco cosa hanno detto i dirigenti del Pd in conferenza stampa:”Si torni subito a condizioni di massima trasparenza nella gestione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania. Chi è investito da indagini della magistratura, primo tra tutti il direttore generale dell’Ente, non può più restare al proprio posto: l’Iacp e la Regione intervengano per sospendere gli indagati dai loro incarichi”. Lo ha affermato il segretario provinciale del Partito Democratico, Luca Spataro, durante una conferenza stampa svoltasi nella sede catanese del partito assieme al parlamentare nazionale Giuseppe Berretta, alla deputata all’Ars Concetta Raia e al responsabile Enti locali del Pd etneo, Giuseppe Cicala. Una richiesta di trasparenza accompagnata da una disponibilità immediata del partito a venire incontro alle famiglie danneggiate dalla gestione degli ultimi anni dell’Iacp, su cui è in corso un’inchiesta della magistratura e un’ipotesi di danno erariale stimato dalla Corte dei conti regionale in circa 30 milioni di euro: “Abbiamo piena fiducia nella magistratura e speriamo che l’inchiesta porterà a dei risultati chiari in tempi brevi – ha affermato Berretta – Ma noi, da subito, siamo a disposizione delle tante famiglie catanesi ancora in attesa di una casa popolare e che sono state danneggiate dai comportamenti poco trasparenti di chi ha gestito l’Ente: metteremo a disposizione legali e professionisti per assistere gratuitamente chi vorrà costituirsi parte civile nel processo”.La disponibilità del partito arriva all’indomani dell’udienza davanti al Gup Francesca Cercone che riguarda proprio lo scandalo Iacp. Coinvolti il Direttore Generale, Santo Schilirò Rubino, il figlio Ettore, tre dipendenti e sei beneficiari di case popolari. Nell’inchiesta si parla, tra l’altro, di truffa e falsità ideologica perché sarebbero stati avvantaggiati alcuni soggetti nell’assegnazione di alloggi popolari.”In una città con altissime tensioni abitative come Catania non è più possibile che un Ente come l’Iacp venga gestito in maniera poco chiara e non si può più consentire che si giochi pesantemente sulla pelle di cittadini che vivono situazioni di profondo disagio, come chi da anni aspetta una casa popolare e non l’ha ancora ottenuta perché si preferiva affidare gli alloggi ad amici e parenti” ha detto Cicala. “Garantiremo tutto il nostro impegno e la nostra attenzione su questo tema – ha proseguito Spataro – anche perché si avvii finalmente un percorso che modifichi profondamente gli Iacp in Sicilia, come già avvenuto in altre regioni d’Italia, e perché si introducano nuovi strumenti per alleviare il disagio abitativo come l’housing sociale che permette di costruire o ristrutturare alloggi con affitti a prezzi calmierati”. “Proprio per questo, per tornare a condizioni di assoluta normalità, bisogna innanzitutto porre fine alla fase commissariale dell’Istituto Case Popolari – ha sottolineato Concetta Raia – Occorre una riforma organica e nuove politiche abitative, come quella sull’housing sociale e, a questo proposito, in quarta Commissione all’Ars è già approdato il disegno di legge per l’istituzione di questo strumento, fondamentale per chi, come le giovani coppie, non può permettersi una casa”. E a proposito di social housing e politiche abitative a Catania, il Pd ha anche denunciato nuove inadempienze ed ennesimi ritardi da parte del Comune: “La casa dovrebbe essere un tema centrale delle politiche comunali ma così non è – denuncia il deputato catanese Berretta – Pochi mesi fa il Pd aveva lanciato un appello perché anche a Catania si avviassero percorsi di housing sociale per consentire soprattutto ai giovani il diritto alla casa. Cosa ha fatto Palazzo degli Elefanti? Il 7 aprile ha deliberato l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da soggetti, tutti interni al Comune, coordinati dalla Direzione Urbanistica. Bene, da aprile a giugno hanno saputo soltanto modificare il soggetto coordinatore, affidando l’incarico alla Direzione Patrimonio. Ci sembra una modalità bizzarra di affrontare un’emergenza drammatica come questa, che meriterebbe ben altre risposte in tempi decisamente più stretti”.iena benanti


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