“Sistema Catania”, Mario Ciancio e fratelli Branca: c’eravamo, pardon ci siamo tanto amati


Pubblicato il 06 Maggio 2020

di iena marco benanti

Nella Catania incerta di questo periodo, stretta fra emergenze varie, c’è un punto di riferimento di cui andare fieri: la relazione fra l’editore Mario Ciancio e l’avv. Vito Branca. Rapporto venuto fuori da articoli pubblicati su “I Siciliani” e “LiveSicilia”. Le “strade” di due personaggi della “Catania che conta” si sono incrociate anche altre volte, magari solo per via familiare.

Come nel caso dell’acquisto all’asta di Telejonica, una storia di circa una ventina d’anni fa. Telejonica era, all’epoca, emittente del “gruppo Costanzo”, parliamo dei noti “cavalieri”: ad un certo punto di quella storia si arriva all’asta fallimentare. Partecipano all’acquisto in tre, fra cui Telesiciliacolor Rete8, rappresentata da Orlando Branca, fratello di Vito. Ad aggiudicarsi Telejonica è Orlando Branca: per oltre un miliardo, ricordano i bene informati. Telejonica ha due canali circolari: il 35 da Montelauro e il 52 da Valverde.

Dopo l’aggiudicazione il canale 35 viene “venduto” al gruppo Ciancio che a sua volta, anni dopo, lo rivende per il digitale terrestre con una consistente plusvalenza. Per la cessione del 35 Rete 8 riceve in cambio un altro canale meno prestigioso e che irradia dalla zona di Lentini e che ha una minore copertura. Rete 8 Telesiciliacolor e Telejonica vengono gestite da Orlando Branca e il gruppo Ciancio, per tramite di un’ azienda che si occupa di pubblicità, elargisce mensilmente una consistente somma di denaro che serve a mantenere in vita le due emittenti.

Ad un certo punto arriva la crisi dell’emittenza televisiva, ma succede una cosa strana. Il piccolo gruppo televisivo guidato da Orlando Branca trasferisce la propria sede al viale Odorico da Pordenone ed entra, e non ufficiosamente o di fatto come era stato negli anni precedenti, nel gruppo Ciancio. Ma la crisi persiste e arriva la decisione di smantellare le due tv. Si trova un acquirente. E’ un palermitano, che si occupa di televendite, la acquista, tramite un’azienda, ma senza dipendenti, per oltre 400 mila euro. I dipendenti si ritrovano senza lavoro, ma poco importa, gli affari sono affari.

Poco dopo il gruppo Ciancio ridimensiona Telecolor E trasferisce la direttora Giuffrida ad Antenna Sicilia, ma le sue intemperanze e il pessimo carattere, già manifestati a Telecolor, creano non pochi malumori ad Antenna. Per Michela Giuffrida la salvezza si chiama Lino Leanza, che dopo -parrebbe- aver proposto, ricevendone un diniego una candidatura alle Europee a Elita Schillaci, è alla ricerca di una candidata. Il gruppo Ciancio la “sponsorizza”.

Il tg di Antenna Sicilia da li a poco viene cancellato e giornalisti e tecnici mandati a casa. Vito Branca, a leggere il suo curriculum, è stato vicepresidente del consiglio d’amministrazione di Rete8- Telejonica dal 1998 al 2014 e pur non interessandosene direttamente ha avuto un “ruolo” negli assetti televisivi locali.

Alla luce dei vari tasselli messi insieme sorgono alcune domande. il gruppo Ciancio ha avuto un ruolo nell’acquisto di Telejonica? Perchè in un momento di crisi decide di prendersi in carico Rete 8 –Telejonica, la cui sede operativa e amministrativa fu trasferita al viale Odorico da Pordenone?


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