“Esplode” la legalità a Catania: Trantino multa i manichini. Che si ribellano: “Con tanti politici-pupazzi proprio a noi vengono a cercare?”


Pubblicato il 19 Gennaio 2024

Catania vive una stagione splendida di rispetto delle regole: con un picco che si sta realizzando a poche settimane dal Carnevale! Uno “spettacolo unico” con accenti stupefacenti. Come sta accadendo in pieno centro, in via Manzoni, che ospita tradizionalmente esercizi commerciali legati alla merceria, all’abbigliamento e in generale agli accessori per abiti o affini. E cosa ha fatto il Comune “targato Trantino”. Negli ultimi tempi prima della fine dell’anno ha sanzionato più esercizi che –soltanto da qualche decennio- espongono manichini abbigliati in varie conce. Sanzione per occupazione di suolo pubblico irregolare: poco più di cento euro di multa! Straordinario!

Gli stessi manichini si sono sorpresi: non erano forse abituati a vedere gli uomini in divisa della Municipale. Come tanti catanesi che vivono nella “giungla” di Catania, senza mai vedere una sanzione per violazioni serie e gravi. Ma tant’è. Ma che strano: ad un certo punto, in queste settimane si sono materializzate, all’ingresso di via Manzoni, alcune telecamere: si farà la zona “Ztl”?Intanto, il traffico impazza. E c’è da impazzire. Anche perché parrebbe che i manichini sanzionati abbiano inscenato una protesta nei luoghi “simbolo” della legalità alla catanese, pardon del “rispetto delle regole” a Catania. Esempio? Sarebbero andati al Porto al centro di una privatizzazione per soli 25 anni.

Esempio? I manichini sarebbero arrivati fino a Fontanarossa: forse per celebrare anche lì un “santuario” della legalità catanese, celebrato per mesi da tanta stampa nazionale e internazionale anche per i lievi disagi post incendio del 16 luglio e una gestione mirabile della “crisi” seguitane. Indimenticabile il “megafono informativo” sotto il Sole a 40 gradi per segnalare i voli!

Pare poi che i manichini siano andati al Comune a complimentarsi con Biagio Bisignani, “dirigente dei dirigenti” secondo molti, di recente rinviato a giudizio. Un innocente che il sindaco non sposta: ci mancherebbe, rappresenta una delle massime espressioni della “nuova Catania”.

Ma –sempre secondo queste voci- i manichini sarebbero andati in giro per la città a vedere gli effetti dell’assenza di un piano regolatore generale: uno “spettacolo” degno del Palazzo di Giustizia di Catania, pardon di un palazzo civico, di quelli che contano.

E poi, sempre con finalità elogiative, i manichini sarebbero andati presso la sede di Confindustria per rendere omaggio ad un altro simbolo di questa Catania: gli imprenditori Di Martino. Di cui il sindaco Trantino non parla mai: preferisce “colpire” le auto in sosta vietata. Pare che i manichini non abbiano trovato i Di Martino. E’ cambiato tutto.

Allora, sempre i manichini sono andati a celebrare le “gesta” della Fce: pare che si siano commossi davanti a tanti lavori e tanti annunci. Che annunciano. Magari, in mezzo a qualche lieve disagio.

Poi sono capitati in periferia e allora, i manichini hanno esclamato: “Giustizia”. E qualcuno ha scambiato la parola per il soprannome di una “vedetta dello spaccio”. Cose che capitano.

In attesa di Sant’Agata, sembrerebbe che esercenti e manichini vogliano esprimere la loro profonda “devozione” anche verso il Comune di Catania: magari con una sonora risata!

Satira.

Ps: le sanzioni per i manichini davanti ai negozi sono vere, come lo sconcerto che stanno procurando le ultime azioni dell’amministrazione comunale nell’area di via Manzoni e in altre del centro storico. La realtà, anche stavolta, supera la fantasia.

iena marco benanti


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