Palermo. Massimo Costa sostenuto da Pdl, Udc e Grande Sud: e se tutto fosse stato studiato a tavolino per abbattere il Terzo Polo?


Pubblicato il 13 Marzo 2012

di iena politica, Fabio Cantarella

La candidatura di Massimo Costa a sindaco di Palermo con il sostegno del Pdl, Udc e Grande Sud ha l’immediato effetto di ricompattare gran parte del centrodestra ma anche quello di porre fine sostanzialmente all’esperienza del Terzo polo. L’Udc di Casini, infatti, confermando il sostegno a Massimo Costa ha, di fatto, preso le distanze da Futuro e Libertà di Gianfranco Fini e dal Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo. Un atto forte quello dell’Udc che segue l’altro della recente fuoriuscita dal governo regionale dove, invece, sono rimasti Fli e naturalmente Mpa.

L’operazione Massimo Costa è stata studiata a tavolino per mettere in crisi il Terzo Polo? Se lo fosse si tratterebbe dell’opera di un genio della politica. Sì, perché non solo la strategia è stata capace alla fine di mettere assieme Pdl, Udc e Grande Sud di Micciché, ma sopratutto di produrre un effetto devastante all’interno del Terzo Polo che aveva inizialmente ben accolto e sostenuto la candidatura di Massimo Costa a sindaco di Palermo, con le dichiarazioni entusiaste dei principali leader della compagine, inclusi quelli di Fli e Mpa. Addirittura quelli di Fli si vantavano, con tanto di comunicati stampa, di essere stati loro gli artefici della candidatura di Costa. “Complimenti” al coordinatore regionale di Fli Carmelo Briguglio! Adesso, quelli del Terzo Polo, come faranno a dire che Costa non è più capace? Che non è più l’uomo giusto per risanare Palermo dopo la gestione Cammarata? Che non è più la persona migliore che la città possa indicare alla guida del Comune? Impossibile, significherebbe smentire sè stessi e cadere nell’incoerenza.

Certo che però la vicinanza di Massimo Costa a Francesco Cascio, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e punto di riferimento del Pdl palermitano avrebbe dovuto far fiutare puzza di tranello. Non è da escludere però che possa essersi trattato, invece, di un effetto boomerang: ovvero che qualcuno possa aver pensato bene di candidare Massimo Costa col Terzo Polo nell’intento di spaccare il Pdl palermitano, un tentativo andato malissimo questa volta, nel modo peggiore possibile. In questa occasione il Pdl ha dimostrato di avere qualche lupo in casa propria, qualcuno che sa leggere le carte e attendere il momento giusto per dichiarare scacco matto. Qualcosa di diverso rispetto all’agnello Partito democratico che, invece, si è ritrovato lacerato in casa dopo le primarie che a detta di molti sarebbero state condizionate da soggetti esterni al partito. Certo, poi ci sarebbe la terza ipotesi, ossia che è stato tutto frutto del caso, delle coincidenze. Ma noi, visti i personaggi in campo, ci sentiamo di scartarla.

Pdl, Udc e Grande Sud, quindi, sosterranno Massimo Costa mentre il Pid in prima battutta sosterrà Marianna Caronia con l’impegno a convergere in un eventuale ballottaggio. Così si è deciso al vertice tra Pdl e Pid che si è tenuto ieri pomeriggio con la partecipazione di Angelino Alfano.

“Pdl e Cantiere Popolare, da alleati strategici, sin dall’origine della loro formazione, si sono posti l’obiettivo dell’allargamento dell’area dei moderati a Palermo, in Sicilia e nel Paese – si legge nel comunicato congiuntofirmato da Antonello Antinoro e Nino Nascè per il Cantiere Popolare e Giampiero Cannella e Francesco Scoma per il Pdl -. In quest’ottica, con riferimento alle elezioni amministrative di Palermo, si era in un primo tempo concordata la celebrazione di primarie di coalizione per l’indicazione del candidato sindaco, rispetto alle quali avevano dato la loro generosa disponibilità Marianna Caronia, Pippo Enea e Francesco Scoma. Il repentino mutamento del quadro politico e l’accelerazione che ha portato alla rottura del Terzo Polo, senza dimenticare la pessima prova di sé che il centrosinistra ha offerto in occasione delle loro primarie, hanno suggerito di modificare il percorso, facendo sì che si sottoponesse al giudizio degli elettori al primo turno la candidatura di Marianna Caronia sostenuta da Cantiere Popolare, dalla lista Amo Palermo e da altre liste civiche, e la candidatura di Massimo Costa, sostenuta dal Pdl, dall’Udc e da Grande Sud“.

Va da sè che nell’eventualità di un ballottaggio – prosegue il documento – e quindi di secondo turno, l’impegno delle due formazioni politiche, Pdl e Cantiere Popolare, é quello di ritrovarsi sulla stessa posizione, nella consapevolezza che il bene della città di Palermo non possa prescindere dalla formazione di un’area dei moderati che Pdl e Cantiere Popolare insieme rappresentano e che intendono valorizzare con il contributo di altri soggetti”.

 


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